“Il presidente Conte e il ministro Patuanelli riferiscano immediatamente in Parlamento sulla situazione dell’ex Ilva di Taranto dopo la decisione di ArcelorMittal di recedere dal contratto. Taranto e l’Italia a causa dell’incapacità di questo governo e dell’assenza di una seria politica industriale rischiano di perdere un pezzo importante dell’acciaieria italiana. Il M5S aveva annunciato in campagna elettorale di voler chiudere l’Ilva e purtroppo sta riuscendo nel suo folle progetto. E FdI aveva denunciato in Parlamento nel corso dell’esame del decreto ‘Salva imprese’, che noi subito avevamo ribattezzato ‘Ammazza imprese’ (nomen-omen) proprio perché prevedevamo le conseguenze nefaste, che il continuo cambiamento di opinione sulle garanzie penali per Arcelor, con norme scritte, cancellate, riscritte e poi di nuovo cancellate, non avrebbe fatto altro che creare le condizioni per la fuga dell’Azienda dall’Italia. Questo governo si conferma nemico delle imprese ma soprattutto del Sud, ragionando soltanto in termini di assistenzialismo, vedi il reddito di cittadinanza. Il Mezzogiorno e più in generale l’Italia hanno, invece, bisogno di una seria politica fiscale che attragga investimenti e capitali, sostenendo imprenditori e famiglie. La prima occasione sarà la legge di Bilancio; daremo perciò battaglia in Parlamento per cambiare questa manovra, che risponde soltanto alla logica dello ‘spremi&tassa’”. Lo dichiarano i capigruppo di Senato e Camera di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida.