“Il governo Meloni ha assunto la guida dell’Ex Ilva il 27 febbraio 2024, avviando il commissariamento a pochi giorni dall’interruzione degli impianti per mancanza di materie prime. Questa azienda nasce nel 1965 ed era la più grande acciaieria d’Europa, simbolo del boom economico. Nel ‘75 l’impianto viene raddoppiato e diventiamo il secondo produttore di acciaio in Europa, dopo la Germania. Negli anni ‘80 inizia il declino. Con Dini le privatizzazioni. Negli anni Duemila arrivano i problemi ambientali, nel 2012 l’azienda viene sequestrata ed i suoi vertici indagati, nel 2015 arriva il commissariamento, nel 2017 si iniziano le procedure per cederla ai privati. L’attuale situazione in cui versa l’Ilva nasce da scelte sbagliate. Il governo Meloni è in campo per salvare la siderurgia italiana e rilanciarla, affinché lo stabilimento di Taranto torni a crescere nel rispetto dell’ambiente. In pochi mesi, siamo riusciti a far risorgere l’azienda. Abbiamo garantito il sostegno alle imprese dell’indotto e ai lavoratori. È proprio di oggi la notizia dell’incontro tra il Ministero del Lavoro ed i sindacati. Il nostro esecutivo tiene unita la Nazione e la produzione industriale. Garantiamo l’interesse di Taranto e dell’Italia. Tutto questo in un solo anno. Il nostro governo lavora alacremente a difesa dei lavoratori italiani e per la conservazione degli asset strategici nazionali”.
Lo dichiara in aula la senatrice di Fratelli d’Italia, Lavinia Mennuni.