Ex Ilva, Zullo (FdI): da Emiliano tanti buoni propositi tutti traditi nei fatti

“Sono stato in Consiglio Regionale per 7 anni e chi più di me può dire di conoscere l’incapacità di Emiliano ad essere istituzionalmente leale nel confronto tra Stato e Regione sulle varie problematiche che coinvolgono la nostra Regione. I suoi buoni propositi sull’Ilva sono gli ultimi di una lunga serie di protagonismo mediatico di una magnanimità a chiacchiere mai tradotta nei fatti che data da tempo fin da quando al Governo c’era il duo Renzi-Calenda. Il Governo Meloni con il Ministro Urso non avrebbe certamente voluto occuparsi dell’ex Ilva ma, purtroppo, ha dovuto occuparsene fin dal suo insediamento, per porre rimedio ad un disastro politico, amministrativo e gestionale ereditato dai governi precedenti dello stesso segno politico di Emiliano ed interagenti con Emiliano. E oggi quell’Emiliano corresponsabile di quel disastro continua a mestolare nel torbido con buoni propositi puntualmente traditi dai fatti. Si dichiarava pronto a sostenere le ragioni dell’indotto vantanti crediti di difficile esigibilità con l’avanzo di amministrazione della Regione a condizione che lo Stato lo autorizzasse con legge. Lo abbiamo assecondato, lo abbiamo autorizzato, ma il suo buono e magnanimo proposito è andato a farsi friggere nel senso che ad oggi non si è realizzato. Invoca la decarbonizzazione, ma avversava la Tap che porta il gas e oggi avversa l’approdo di una nave rigassificatrice con una motivazione che ovviamente offende l’intelligenza umana. Infatti, chiede che prima si definisca la vendita dell’azienda senza capire che nessuno comprerebbe l’azienda con l’obbligo dell’ambientalizzazione, senza garanzia che possa avere gli strumenti per attuare la decarbonizzazione. Oggi un’altra trovata: invoca la statalizzazione ed eccoti la solita AQP che ormai utilizza come fagocitatrice di tutte le attività imprenditoriali con i soldi e con il rischio imprenditoriale della collettività, ma con la sicura moltiplicazione di poltrone utili a soddisfare la clientela e il mercato delle vacche al quale ci ha abituati ad assistere negli anni. Tutto questo nel mentre, causa la sottovalutazione dei tempi di intervento da parte degli organi inquirenti riguardo all’irreparabilità del danno dell’AFO 1, circa quattromila lavoratori vanno in Cig, la produzione si dimezza, il PIL cala, il rischio che la procedura di vendita fallisca nonostante gli sforzi e l’impegno del Ministro Urso e delle Organizzazioni Sindacali riuniti in un tavolo tecnico. È un modo di fare e di gestire la cosa pubblica che mette in evidenza tutta l’inadeguatezza di Emiliano affogato nell’ipocrisia e nei proclami fino al collo ed incapace di contribuire al bene della collettività”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, capogruppo FdI in commissione Lavoro a Palazzo Madama.

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