“Il senatore Mario Turco continua imperterrito a parlare dell’Ex Ilva con la disinvoltura di chi pensa che un sito siderurgico si gestisca come una masseria da strappare dalle mani a qualche poveretto, magari con qualche supporto giudiziario. Peccato che qui non si parli di ricoveri attrezzi o terreni agricoli, ma del più grande impianto industriale d’Europa, dal cui destino dipendono il futuro della siderurgia italiana e delle migliaia di famiglie direttamente e indirettamente impiegate dal settore. Turco, che da sottosegretario tutto fece tranne che tutelare Taranto, sembra ancora convinto che bastasse sfilare le chiavi a Mittal per risolvere tutto. E invece, mentre aspettiamo ancora che venga autorizzato il colaggio dei fusi dopo l’incendio dell’AFO1 – operazione non ancora autorizzata dalla Procura di Taranto, e che comunque ora non si potrebbe più fare – il suo partito ha preferito inchinarsi alla corte di Arcelor Mittal, accettando condizioni capestro e lasciando la città in balia dell’incertezza. Sarebbe meglio Turco imparasse da chi lavora davvero per cambiare le cose: un plauso al ministro Adolfo Urso, che ha dimostrato di avere ben chiara la posta in gioco. Con concretezza, visione e senso dello Stato, sta finalmente affrontando con coraggio e determinazione un dossier che per troppi anni è stato gestito tra rinvii, ideologie e silenzi imbarazzanti”.
Così, in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo, capogruppo FdI in Commissione Lavoro a Palazzo Madama, in riferimento alle dichiarazioni del senatore Mario Turco sull’ex Ilva.
