Il commissario di Farmacap ha dichiarato che a dicembre l’azienda rischia di chiudere sia perché non ci sono i soldi per pagare gli stipendi sia per i debiti accumulati nel corso degli anni, pertanto Roma Capitale o versa altri soldi oppure si chiude, né più e né meno il film visto negli ultimi anni.
Dichiarano i consiglieri capitolini di Fratelli d’Italia Rachele Mussolini e Federico Rocca.
E’ assurdo come queste siano le uniche farmacie in perdita in tutto il paese, anzi, il particolare momento che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Covid sta portando ingenti guadagni per queste attività, allora appare evidente che i problemi sono di altra natura.
Continuare ad immettere soldi nell’azienda senza una vera e reale ristrutturazione non avrebbe molto senso, sarebbe solo una boccata di ossigeno per poi ritrovarsi tra qualche mese nella stessa situazione.
Serve una visione e coraggio se si vuole salvare l’azienda – sottolineano gli esponenti di Fratelli d’Italia. Una visione che ridefinisca i servizi che l’azienda deve e che può erogare andando incontro alle esigenze del mercato; riformulare un piano aziendale finalizzato ad erogare maggiori servizi e ad acquisire commesse che possano portare nuove entrate; valorizzare il patrimonio dell’azienda; ridurre costi e l’esposizione debitoria.
E’ necessario rivedere la struttura e l’organizzazione di Farmacap al fine di eliminare gli sprechi, di ridurre alcuni costi, come ad esempio le locazioni degli immobili che ammontano a 131.880 € al mese e rendere più efficienti, capillari e qualitativamente migliori i servizi erogati partendo dalla riqualificazione del personale e dall’introduzione di nuove figure professionali che possano andare incontro alle richieste degli utenti. Inoltre – concludono Mussolini e Rocca – bisognerebbe trovare il modo per creare una maggiore sinergia con i servizi sociali e assistenziali di Roma Capitale, delle ASL e del settore privato affinché una Farmacap ristrutturata possa offrire servizi e quindi aumentare il volume delle proprie entrate. Chiediamo al Sindaco Gualtieri di aprire immediatamente un tavolo per discutere sul futuro dell’azienda.