Fazzolari: “L’immagine di grande solidità e serietà che oggi ha l’Italia la dobbiamo al Governo Meloni”

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari ieri sera a Quarta Repubblica ha affrontato vari punti della politica nazionale e internazionale, nel suo ruolo da ‘regista del Governo’, come è stato definito.

Postura internazionale dell’Italia

In primis, il commento relativo all’astensione dell’Italia (ma non solo) alla oramai nota risoluzione dell’Onu sulla crisi israelo-palestinese.

“Si sono astenuti gran parte degli Stati dell’Unione Europea, la maggior parte degli Stati del G7, la maggior parte degli Stati della Nato”, ha sottolineato.

La posizione italiana è stata definita ‘totalmente atlantista’. Su questo, il Sottosegretario ha precisato: “La destra difende sempre e comunque l’interesse nazionale italiano. Questa è la nostra caratteristica, a differenza di altri che si posizionano in base alle amicizie, noi mettiamo sempre davanti l’interesse nazionale. Nella guerra in Ucraina ovviamente l’interesse italiano è sostenere la legalità e il diritto internazionale.”

Per ciò che riguarda la situazione in Medio Oriente, è molto importante “tutelare la popolazione civile”, soprattutto bambini, donne, anziani, che il senatore di Fdi ha ribadito non essere “responsabili degli atti barbari che vengono compiuti”. Per questo, “tentare di salvare la popolazione civile è qualcosa che andrebbe fatto sempre e a prescindere.”

Sulla reazione israeliana, il Sottosegretario ha spiegato che non “è facile”, perché la strategia di Hamas è proprio quella di confondersi con la popolazione civile.

Tuttavia, “la reazione di Israele deve essere proporzionata, non deve essere mossa da un sentimento di vendetta, perché non sta agli Stati la vendetta. Sta agli Stati la sicurezza dei propri cittadini e dei propri confini. È proprio questo che deve fare Israele.”

Manovra finanziaria

Tornando ai temi di politica interna, inevitabile non citare la manovra finanziaria, e in particolare la discussa questione della cosiddetta cedolare secca.

“La cedolare secca vuol dire pagare il 21% a prescindere dal reddito, ed è stata introdotta nel 2011 da Silvio Berlusconi. Nel 2017 è stata estesa da Gentiloni anche agli affitti brevi”, ha chiarito il Sottosegretario.

Il Governo Meloni, oggi, intende modificare le cose, mantenendo la cedolare secca al 21% per gli affitti brevi, per la prima casa. “Ma se uno ha più di una casa, allora può usufruire degli altri canali che esistono, per esempio affittacamere, bed and breakfast e così via. Oppure, continuare a farlo pagando leggermente di più”, ha detto.

Pensione per i millennials 71 anni

Altra polemica, piuttosto infondata in realtà, è quella della pensione a 71 anni.

“In realtà questa è la norma che esiste oggi. Non è quella che noi abbiamo applicato. Noi siamo subentrati su questa anomalia”, ha precisato Fazzolari.

“Oggi, nel sistema contributivo, a 67 anni la pensione di vecchiaia non te la do, se la tua pensione non è almeno una volta e mezzo l’assegno sociale. Noi abbiamo introdotta dalla legge Fornero che in sostanza toglie ai poveri per dare ai meno poveri. Questa cosa noi l’abbiamo tolta con questa Legge di Bilancio e quindi a 67 anni, chi è nel sistema contributivo, avrà diritto a prendersi la propria pensione”, ha infine concluso sul tema.

Riforma costituzionale

Si passa poi a quello che forse è il più grande tema di tutti: quello della riforma costituzionale in senso presidenziale.

“L’intenzione è quella di mantenere immutati i poteri del Presidente della Repubblica. Noi ci siamo presentati ai cittadini dicendo che avremmo fatto una riforma in senso presidenziale, eleggendo il capo del governo”, ha ribadito.

L’intenzione dunque c’è, ed è forte. E, con i dovuti accorgimenti e il sostegno degli italiani, la riforma si farà.

Tenuta della maggioranza

Infine, sullo stato interno della maggioranza, che da alcuni è spesso dipinta come ‘instabile’, il Sottosegretario ha chiarito: “Il clima è veramente ottimo. Non solo c’è un clima ottimo politicamente, ma anche umanamente.” E ha aggiunto: “Se questo governo dovesse fallire, non sarebbe un fallimento solo politico, ma anche umano per queste persone, che hanno dedicato la propria intera vita alla politica sin da giovani. Vorrebbe dire che hanno sbagliato l’intero percorso di vita. Questo vuol dire che sono tutti molto determinati a fare bene. E fare bene vuol dire portare a casa grandi cose.”

La prima ad essere determinata a lavorare bene e a continuare a smentire i pronostici è senza dubbio il premier Meloni. “Non ho mai visto nessuno che lavora con la forza e la determinazione di Giorgia Meloni”, ha infatti detto Fazzolari, confermando la tenacia e l’instancabilità del Presidente del Consiglio, che ha contribuito a dare “un’immagine di enorme solidità e serietà all’Italia.”

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