Fca, Urso (FdI): bene Giorgetti su Iveco ma serve una politica industriale di cui lo Stato sia lo stratega

“Mentre nell’ultimo anno si sono persi 1 milione di posti di lavoro, certificati dall’Istat, e il 45 per cento delle imprese italiane sono a rischio, molte anche di acquisizione da parte straniera, abbiamo assistito ad una fusione che fusione non è tra Fca e Peugeot. Si è in realtà trattato di una vendita in cui la parte dell’azionariato francese è preminente, come nel Cda di Stellantis dove la Francia esprime la maggioranza e dove i sindacati italiani non sono rappresentati mentre lo sono solo quelli francesi e statunitensi. A Palazzo Chigi era stata notificata questa operazione? Proprio stamane si ha notizia che verrebbe chiusa una delle due linee produttive a Melfi. Perché non far intervenire Cdp con una quota pari a quella detenuta dallo Stato francese per riequilibrare la presenza italiana in Stellantis? E su Iveco, di cui potrebbe essere effettuata una vendita ad un’azienda cinese, perché non utilizzare lo strumento della Golden Power? A questi quesiti la risposta del ministro Giorgetti su Iveco ci tranquillizza, nel momento in cui ha rassicurato che la golden power verrà usata nel caso in cui Iveco dovesse essere oggetto di una vendita ai cinesi. Ma serve una politica industriale che abbia al centro uno Stato stratega di cui ad oggi non se ne vede ancora traccia nemmeno nel settore auto che rappresenta parte significativa del sistema Italia”.
E’ quanto ha dichiarato il senatore DI Fratelli d’Italia Adolfo Urso nel corso del Question Time.

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