“Abbiamo fatto una traversata nel deserto. Abbiamo fatto anche un salto nel buio ma abbiamo riportato i nostri valori in sicurezza. Se c’è un tempo per tutto, questo è il nostro tempo della responsabilità”. Così Arianna Meloni, capo della segretaria politica di Fratelli d’Italia, ha chiuso i lavori della Direzione nazionale.
Una riunione durata circa 4 ore, a porte chiuse, nel centro congressi ‘Roma eventi’, dietro piazza di Spagna, durante la quale Arianna ha serrato i ranghi del partito. La presidente del Consiglio “è il nostro Frodo e noi siamo la Compagnia dell’Anello”, ha aggiunto Meloni osservando che “l’anello è pesante” e che “dobbiamo aiutare Giorgia nella fatica di portarlo senza mai indossarlo”.
È un appello “emotivo” il suo, come racconta più di una persona che era presente. “Io e te come Sam e Frodo”, scrisse in un post alla vigilia del voto dell’ottobre 2022. “È stato un viaggio lunghissimo- ricorda- ma adesso siamo il grande partito della nazione. Non tornerà un tempo come questo, questa è la nostra storia: impegniamoci a fare quello che ci è stato affidato, ognuno per il suo ruolo”. Torna Tolkien: “Ho l’onore di essere la sorella di Giorgia Meloni, una grande donna che ha messo gli italiani prima della sua famiglia e di se stessa. Lei è il nostro Frodo e noi siamo la Compagnia dell’anello. L’anello è pesante, dobbiamo aiutarla nella fatica di portarlo senza mai indossarlo: è ciò che ci siamo sempre promessi”. E’ la promessa di Gran Burrone. Ora si parte verso Mordor, col “tesssoro” al dito.
“Oggi il mondo è cambiato, siamo da un’altra parte, l’impegno deve essere maggiore. Dobbiamo guardare a tutte le persone, immaginare una politica giusta che faccia davvero sintesi. E’ stato un viaggio lunghissimo, ma adesso siamo il grande partito della nazione”, ha proseguito Arianna sottolineando che “ognuno è chiamato a fare la propria parte”.
“Non tornerà un tempo come questo, questa è la nostra storia: impegniamoci a fare quello che ci è stato affidato, ognuno per il suo ruolo”, ha concluso. “Il partito, ha osservato il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti, “è in ottimo stato di salute” e “i risultati del governo sono assolutamente soddisfacenti”. “Abbiamo espresso solidarietà a Giorgia e agli altri ministri, una solidarietà vera e non di circostanza”, ha poi aggiunto Foti lasciando la riunione, alludendo alla iscrizione nel registro degli indagati di Giorgia Meloni, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e Alfredo Mantovano per la vicenda del comandante libico Almasri.