FdI. Conte blatera di fascismo ma tace su scandalo Di Donna.

Fratelli d'Italia zittisce Conte ricordandogli i guai che lambiscono Movimento 5 Stelle e Sinistra.

“Trapelano notizie disgustose e sconcertanti su un meccanismo di mangiatoia fatta da persone vicine a l’ex premier Conte su tutta la gestione dell’epidemia Covid. Ultimo in ordine di tempo della lunga lista di figuri che si sarebbero abbuffati grazie all’emergenza e ai buoni rapporti col governo Conte 2, l’avvocato Luca Di Donna, già collega di studio di Conte, indagato per loschi giri di appalti e consulenze. Una situazione che richiederebbe immediatamente chiarezza da parte di Giuseppe Conte il quale, invece, oggi non trova di meglio che parlare della necessità di Giorgia Meloni di chiarire i suoi rapporti con il fascismo. La solita tecnica della sinistra di distogliere l’attenzione sugli scandali che la coinvolgono sbraitando al pericolo fascista, in questa occasione diventa addirittura grottesca”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma di FdI, rispondendo al leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte che commentando la ferma presa di posizione di Giorgia Meloni su qualsiasi atteggiamento nostalgico nel suo partito ha detto: “dire che non c’è alcuno spazio per il fascismo è una bella affermazione di principio che merita rispetto ma bisogna essere conseguenti.”

Una puntualizzazione giudicata strumentale dal responsabile del programma di FdI che ha ricordato a Conte gli scandali contigui al M5S e alla Sinistra su cui non si sentono i leader pontificare.

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Redazione
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La Redazione de La Voce del Patriota

2 Commenti

  1. Conte blateri quello che vuole, ma chi se ne importa. Quello che invece mi importa, visto che io lunedì mattina sono andato a votare Fratelli d’Italia, è sentire Giorgia Meloni a Diritto e Rovescio che sembrava Berizzi e le mancava solo l’ormai classico “fascismo come male assoluto” di Gianfranco Fini. Una delusione incredibile anche stavolta, dopo la morte del MSI solo tradimenti su tradimenti, per noi di destra non c’è pace o speranza. E poi a questo punto mi rendo conto che esiste davvero una subalternità (o una malafede?) che non è politica ma antropologica, per cui la destra post-missina non riesce a non sottomettersi alla sinistra: ma vi siete resi conto che Rachele Mussolini ha avuto il massimo delle preferenze a Roma? Che Chiara Valpecina è stata eletta a Milano? Chi li ha votati, i liberal-medio-progressisti di Guido Crosetto? Di nuovo la svolta “moderata” e “liberale” di Futuro e Libertà. La maledizione che ci condanna tutti, non c’è scampo. Con gente come Guido Crosetto e altra gente che con la fiamma non ha nulla a che fare e non ha mai avuto a che fare, almeno abbiate pietà e lasciate in pace Almirante e Rauti, lasciate in pace la fiamma, lasciate in pace la storia di persone che non c’entrano nulla con un partito che, se fosse davvero coerente, metterebbe la foto di De Mita sulle sue bandiere, altro che.

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