“Il fenomeno delle baby gang, vera e propria emergenza sociale, è diffuso, ormai, purtroppo, quasi quotidianamente, anche nella nostra regione. Secondo recenti dati, i casi di maggiore impatto sociale riguardano, in Toscana, ragazzi tra i 15 ed i 19 anni. Si tratta di un fenomeno a lungo sottovalutato, così come le altre forme di violenza diffuse in giovanissima età. A Prato, negli scorsi giorni, un ragazzo di diciotto anni è finito in coma dopo l’aggressione da parte di un minorenne, solo per citare uno dei tanti, troppi episodi avvenuti nella nostra regione e a Firenze, recentemente, due bande ‘rivali’, si sono affrontate a colpi di pistola durante un vero e proprio agguato.
Il governo Meloni ha scelto di affrontare in modo, finalmente, diretto e deciso questa forma di criminalità, non soltanto in Parlamento, attraverso l’introduzione di strumenti normativi come il dl Caivano, ma con una campagna mirata, dal titolo ‘Io ti ascolto’, che ha l’obiettivo di rispondere ad una vera e propria emergenza con azioni concrete, a partire dal sostegno alle famiglie, il centro di questa iniziativa fortemente voluta da Fratelli d’Italia. Incontri, confronti, gazebo, iniziative dedicate sui territori, organizzati da Gioventù Nazionale, rappresentano una possibilità di confronto su tematiche strettamente connesse, affinché si possano porre le basi di un cambio di paradigma, sociale e culturale. La petizione che GN ha lanciato va in questa direzione e non si limita alla denuncia, ma prevede il coinvolgimento nelle scuole di realtà che si occupano di dipendenze, per sensibilizzare i giovani. La scuola deve tornare ad essere un presidio educativo ed identitario, non un terreno di reclutamento per spacciatori e violenti”.
Lo scrive, in una nota, il deputato di Fratelli d’Italia e vice presidente di Gioventù Nazionale Chiara La Porta, che ha aperto i lavori del convegno ‘Io ti ascolto’, nell’ambito dell’omonima campagna nazionale promossa da FdI, in Consiglio Regionale della Toscana.