“Lo scorso giovedì, durante l’inaugurazione della nuova sede di Gioventù Nazionale al Trieste Salario, un centinaio di compagni e compagne dei collettivi antifascisti del quartiere hanno duramente contestato l’evento, attingendo all’intero canzoniere di lotta col pugno chiuso, quello degli anni ’70 per intenderci, ma anche con lanci di uova intrise di vernice rossa. Solo grazie alla polizia si è evitato che la tensione si trasformasse in qualcosa di peggiore. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza che, proprio nel momento in cui si era alle porte della giornata in memoria delle vittime del terrorismo, ha dato prova dell’arroganza ideologica di certi gruppi. Scopriamo, poi, che due giorni fa i collettivi comunisti di Cambiare Rotta hanno aggredito a suon di sputi e schiaffoni i collettivi di Sinistra Universitaria, in una sorta di gara sulla primazia dell’antifascismo, culminata quindi con il metodo dell’aggressione, ritenuto per antonomasia il più fascista. Non si può continuare su questa strada. La violenza politica sta diventando sempre più una emergenza politica per la nostra democrazia. Non credo che le scritte ‘spara a Giorgia’ che sono state lasciate come ricordo recentemente in altre manifestazioni, siano degne di un Paese civile. Non credo che chi siede in questi banchi ed è un riferimento politico per quella sinistra, possa ancora una volta continuare a tacere. È necessario ed urgente condannare per evitare che si torni a un buio passato. Se davvero non vogliamo più violenza politica e mai più aggressioni ai nostri ragazzi dobbiamo esigere zero silenzio sui questi gravi fatti”.
Lo dichiara in aula la senatrice di Fratelli d’Italia Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del Dipartimento vittime del partito.