“Confidiamo che le Forze dell’Ordine individuino e puniscano quegli sciatori che, con snowboard e sci tradizionali, hanno mancato di rispetto a un luogo sacro come il Sacrario di Cima Grappa, calpestando la memoria di una generazione di giovani che hanno dato la propria vita anche perché qualcuno oggi potesse liberamente dedicare le sue giornate allo sci”: il senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia Luca De Carlo e il commissario provinciale di Treviso Giuseppe Montuori condannano con fermezza quei giovani che nella giornata di ieri, nonostante i divieti, sono stati immortalati sci ai piedi davanti al luogo simbolo della prima guerra mondiale.
“Abbiamo ricevuto decine di telefonate di alpini e di semplici cittadini letteralmente schifati per l’offesa fatta ad un luogo sacro alla patria e che incarna valori universali di libertà e democrazia”, spiega Montuori.
“Io stesso, da sindaco, ho dovuto richiamare dei bambini che stavano giocando vicino o dentro i monumenti”, aggiunge De Carlo. “Ma un bambino può non conoscere il significato e il valore di un luogo; nel caso di ieri, parliamo di persone adulte, e un adulto che sbaglia deve assumersi le proprie responsabilità”.
De Carlo e Montuori ribadiscono la loro fiducia nei giovani: “Per fortuna, non tutti sono così irresponsabili. Il comportamento di chi mette il proprio divertimento davanti al rispetto della memoria va stigmatizzato duramente, ed è il frutto della deriva relativista e della scarsa difesa dei valori a cui stiamo assistendo negli ultimi anni”.
“Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà”, concludono i due esponenti FdI “a quei volontari che in tutta Italia custodiscono e curano i luoghi della memoria, tramandando ricordi e valori, e che con comportamenti come quelli visti sul Grappa vedono tradito e umiliato il loro impegno”.
