“È stato duro affrontare l’irrilevanza politica per un tempo così lungo, ma la destra italiana, sociale e popolare, andava ripescata dalle macerie e ricostruita.
A tutti quei visionari che hanno avuto un cuore grande e un irresponsabile coraggio, a coloro che follemente si sono uniti nel tempo sapendo che potevamo andare a picco ma non sono scesi dal vascello, ai nostri padri che non abbiamo mai rinnegato, alla generazione invisibile che ne ha costruito il fasciame, la carena, il timone senza i quali sarebbe stato impossibile salpare dal porto e giungere fin qui, a Giorgia Meloni che ci ha guidati nella tempesta di risultati elettorali inizialmente deludenti mettendoci l’anima e aggiustando la rotta. E alle nostre idee, stella polare sempre fissa sull’orizzonte, quelle che sono sopravvissute agli anni del ghetto e della violenza, hanno attraversato il terrore e si sono ritrovate annegate nella palude del Popolo della Libertà. Fino al 2012 quando l’annullamento delle primarie ci spinse a scendere in piazza, sotto la sede di Via dell’Umiltà con una clamorosa e chiassosa protesta e poi all’Auditorium della Conciliazione a Roma per dare inizio a quest’avventura. Un evento boicottato dalla ‘nomenclatura’ che organizzò una contro-manifestazione al Teatro Olimpico pro-Monti dal titolo ‘Italia Popolare’… clamoroso errore di strategia che divenne un boomerang, perché il vento non si può fermare con le mani.
Auguri a tutti per questi 8 anni, che il romanticismo di quei giorni magici accompagni sempre le nostre strategie più raffinate ed esorcizzi il rischio sempre vivo di essere ‘normalizzati’ diventando movimento di massa e status quo.
Cuore, pensiero e azione siano sempre quel vento teso di maestrale che spazza via le nubi, sbanda il vascello, scalza via gli immeritevoli e gli opportunisti. Il vento a tratti ruggente e soave, gelido e austero, fresco e amabile, il vento della rivoluzione dolce e della forza gentile.
Perché al di là dell’oceano c’è una terra nuova da esplorare, una civiltà da ricostruire. Molto più di un partito, piuttosto un destino. Avanti Italia!”.
E’ quanto scrive su Facebook Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.