“La Corte europea dei diritti dell’uomo conferma quanto avevo dichiarato già mesi fa: l’Italia non è obbligata a riconoscere la seconda madre in caso di bambino nato da fecondazione artificiale all’estero perché nessuna famiglia naturale può essere composta da due mamme. Una sentenza che entra in conflitto con quella della Corte Costituzionale (la numero 68 di quest’anno) secondo cui la famiglia descritta dalla nostra Carta non era più l’unica famiglia, ma una delle tante, e che sarebbe stato possibile iscrivere nel registro dei genitori anche la madre intenzionale, vale a dire quella non biologica. Un obbrobrio giuridico ed etico che attaccava la famiglia naturale, sulla quale si è costruita tutta la civiltà a tutela dell’interesse del minore che deve essere sempre prevalente e che ha diritto ad avere una mamma e un papà. Con questa sentenza si fa un passo avanti importante nella direzione dei valori e degli interessi del minore”.
Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Maddalena Morgante, responsabile nazionale del Dipartimento Famiglia e valori non negoziabili del partito.