Femminicidi, Rampelli (VpC-FdI) si manifesta contro la violenza usando violenza. E da Schlein e Landini nessuna condanna

“Il corteo a Roma contro ogni violenza sulla donna è stato molto partecipato, così come tanti altri in altrettante città italiane. Principalmente donne, ma anche molti uomini indignati per il proliferare di episodi di violenza che colpiscono ragazze, fidanzate, mogli, hanno detto BASTA, una volta per tutte a quell’affettività possessiva che trasforma il sentimento in pretesa e il desiderio dell’altro in offesa”. È quanto scrive il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia sulla sua bacheca Facebook.

“All’improvviso però – ha aggiunto- un nutrito gruppo di estremiste si scaglia contro la sede dell’Associazione Pro Vita, che si batte per la famiglia e contro l’aborto. Nessuno è obbligato a iscriversi o a svolgervi militanza attiva, si tratta di una libera organizzazione che in democrazia ha tutto il diritto di dire ciò che pensa. Lancio di bottiglie, slogan di morte, minacce, intimidazioni, vandalizzazione, insulti e spinte alle forze dell’ordine intervenute per evitare il peggio. Del resto il corteo si era già politicizzato e il tema femminicidi si era confuso coi cori beceri contro Giorgia Meloni e Israele, con tanto di bandiere palestinesi a sventolare”.
“Le persone non politicizzate accorse hanno provato a resistere- ha spiegato- poi se ne sono andate. A loro e a noi piacerebbe sentire Eddy Schlein e Maurizio Landini condannare la violenza subìta da Pro Vita”.

“Ma è sempre molto difficile- ha osservato – che la sinistra italiana, nota al mondo per la sua ‘doppia morale’, solidarizzi con chi non la pensa come lei, dopo aver preteso mille volte solidarietà quando a essere colpiti sono state le sedi della Cgil o del Pd. Dobbiamo quindi desumere, fino a prova del contrario, che da quelle parti si contempli la violenza, vecchia reminiscenza di quella “proletaria”, contro chi coltiva opinioni diverse dalle loro”. Torna l’antico motivo giustificatore (stavolta nemmeno pronunciato) dei “compagni che sbagliano”.
E a perderne – ha concluso- è la comune battaglia contro la violenza sulle donne e contro ogni violenza. Stoltezza e tristezza…”.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati