“La scia di sangue che ha sconvolto Milano, provocata da Emanuele De Maria, il detenuto del carcere di Bollate che ha ucciso una donna, ha ferito gravemente un uomo e poi si è lanciato dal Duomo, deve indurre tutti a una profonda riflessione sulle modalità dei permessi concessi a detenuti che hanno precedenti gravissimi come De Maria. Lascia atterriti che l’uomo nel 2016 avesse sgozzato una donna e appena 9 anni dopo abbia compiuto un altro femminicidio con le stesse modalità. La sottovalutazione della pericolosità del detenuto porta purtroppo a conseguenze tragiche. La legge voluta dal Governo Meloni stringe le maglie e rende più difficile che si ripetano casi come quello del detenuto di Bollate. Dobbiamo arrivare velocemente all’approvazione di questa legge per tutelare le donne nel mirino di uomini violenti che non possono essere lasciati liberi ma devono stare in carcere”.
Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatrice di FdI, componente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama e della commissione bicamerale contro la violenza sulle donne.