«Emergono dettagli agghiaccianti dal nuovo rapporto denominato “Progetto Dinah”, sull’uso diffuso e sistematico della violenza sessuale come arma di guerra da parte dei terroristi di Hamas durante il massacro del 7 ottobre. Il documento, finanziato dal governo britannico con il contributo di esperti dell’Università israeliana di Bar Ilan, raccoglie testimonianze di ostaggi liberati da Gaza, di una sopravvissuta al tentato stupro al festival Nova e di decine di soccorritori e testimoni oculari.
Tra le atroci violenze, emergono testimonianze di stupri collettivi, mutilazioni genitali e tentativi di stupro anche su cadaveri. Il documento, che ha il fine di rendere noto uno degli aspetti meno conosciuti della strage del 7 ottobre, include anche abusi sessuali su ostaggi durante la prigionia a Gaza, inclusi alcuni uomini. La politica deve parlare con una sola voce di questa piaga e appare condivisibile la richiesta delle autrici del rapporto, che chiedono al Segretario generale Onu di inviare una commissione d’inchiesta e di includere Hamas nella lista nera delle organizzazioni che usano la violenza sessuale come arma di guerra».
Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia e componente della bicamerale contro la violenza sulle donne.