“La Relazione ‘Orfani di Femminicidio’, approvata all’unanimità questa mattina in Commissione Parlamentare d’inchiesta sul Femminicidio, rappresenta uno strumento importante che, partendo dal vigente quadro normativo italiano ed internazionale oltre che dalle numerose audizioni svolte in Commissione, analizza l’impatto psicologico nonché le tutele processuali, economiche e psicologiche che il nostro Stato offre agli orfani di crimini domestici. La Relazione evidenzia, in particolare, aspetti sui quali il Governo Meloni è già intervenuto in questi anni e, soprattutto, suggerisce la possibilità di ulteriori interventi legislativi finalizzati a rendere maggiormente efficaci, concrete ed eque le misure già previste.
Pensiamo, ad esempio, alla predisposizione di iter più snelli per l’accesso agli indennizzi ed ai sostegni previsti, l’istituzione di un ‘registro nazionale’ per il monitoraggio del fenomeno, la possibilità di fornire agli orfani dei crimini domestici ogni necessaria informazione sulle tutele spettanti già in sede di primo contatto con l’Autorità Giudiziaria che persegue questi reati, alla possibilità di istituire un numero telefonico dedicato – sulla scorta di quanto già avvenuto con il 1522 – in modo da rendere più tempestiva e veloce la conoscibilità delle tutele statali per gli orfani e per i loro familiari. Ma pensiamo anche ad una apposita formazione per le Forze dell’Ordine e le professionalità che, specie nell’immediatezza del fatto, entrano in contatto con gli orfani, così come alla possibilità di riparametrare l’indennizzo già previsto dalla vigente normativa sulla base del numero di figli lasciati dalla vittima.
Tutele concrete, insomma, alle quali si aggiunge la possibilità di prevedere l’accesso al patrocinio statale in deroga al reddito per l’assistenza degli orfani nel procedimento penale, nonché il necessario ‘diritto all’oblio’ per evitare che il dolore si rinnovi. Come relatore in Commissione non posso che essere soddisfatta per il voto all’unanimità, a conferma che su tematiche come queste la politica parla con una voce sola. Se è vero che molto in questi anni è stato fatto, è altrettanto vero che molto resta ancora da fare. Faremo la nostra parte, al fianco del Governo, fino in fondo. Perché nessuno più – soprattutto se è un bambino – debba pagare il prezzo dell’odio e della violenza più del dovuto. Più del necessario”.
Così il deputato di Fratelli d’Italia Elisabetta Lancellotta, Capogruppo in Commissione Parlamentare d’inchiesta sul Femminicidio nonché su ogni forma di Violenza di Genere.