Femminicidio Messina, Bucalo (FdI): repressione non basta. Puntare su educazione e ruolo fondamentale della scuola

“Non si può morire a ventun anni. Non così. Sara Campanella stava uscendo dal Policlinico di Messina dove studiava quando è stata accoltellata. Strappata alla vita mentre cercava di realizzare il suo sogno. È ora di dire basta. È ora di agire per fermare la strage. Oggi l’Italia intera piange una vittima innocente, un’altra morte assurda. Una strage silenziosa che non conosce sosta. Dibattere, interrogarsi oggi non basta più.  Bisogna intervenire. E bisogna farlo tempestivamente e alla radice del problema, abituando fin dall’età scolare i nostri ragazzi a gestire le loro emozioni, a fronteggiare il dolore, a trasformare positivamente la frustrazione causata dalla perdita o dal senso di sconfitta. La scuola deve tornare ad essere fucina di coscienze, luogo in cui il ragazzo impara non solo nozioni, ma anche e soprattutto a comprendere e gestire i propri sentimenti. Alla famiglia di Sara la mia personale vicinanza”.

Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, componente della commissione cultura e istruzione del Senato e responsabile della scuola per il partito.

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