Inizia il penultimo giorno di Fenix, il festival che sta animando il Laghetto dell’Eur.
I giovani sono i protagonisti indiscussi di queste giornate: si parla di loro, si parla con loro, ma, soprattutto, sono loro i veri artefici, gli organizzatori dell’intero evento.
Nella mattinata del 1° luglio si dibatte di disagio giovanile, con particolare attenzione ai disturbi alimentari, che coinvolgono sempre più ragazzi e ragazze.
Su questo, va ricordata la proposta di legge fatta da Fratelli d’Italia a firma del Senatore Alberto Balboni, presente oggi sul palco, che si concentra per l’appunto sui disturbi del comportamento alimentare.
Il deputato di FdI, Chiara La Porta, sottolinea come la proposta voglia introdurre un nuovo approccio “dialogante, non giudicante” nei confronti della materia. La proposta ha il “coraggio di affrontare queste tematiche”, senza considerare i disagi giovanili come dei tabù, ma sdoganandoli e ricordando che “non c’è niente di male a chiedere aiuto”.
Parlando degli obiettivi della proposta, il Senatore Balboni ricorda come sia necessario affrontare questo delicato fenomeno su due livelli: quello della “prevenzione” e quello della “repressione”. Solamente in questo modo si potranno ottenere dei risultati, coniugando educazione e repressione, affinché tutti coloro che offrono e diffondono esempi sbagliati paghino le conseguenze delle loro azioni.
Sul tema dell’educazione si ritorna spesso nel corso del dibattito. Ne parla il Sottosegretario all’Istruzione, Paola Frassinetti, ricordando che “la vita è una verifica continua, e dunque il ruolo della scuola deve essere quello di educare, senza accondiscendere sempre e senza coccolare gli studenti come fossero dei soggetti problematici.” Ed è soprattutto nella scuola che va fatta politica, perché è quello il contesto in cui si impara “il confronto con gli altri”, in cui si impara a non avere “paura del confronto, della valutazione”.
Lo ricorda Antonino Tamburello, psichiatra, che suggerisce che la conoscenza di sé debba essere insegnata con la stessa precisione con cui vengono insegnate le altre materie, perché la conoscenza di se stessi è “uno dei fattori più potenti” per non lasciare i ragazzi in balia dell’esterno.
Lo sottolinea anche Francesco Piemonte, che insieme all’associazione del Modavi si impegna a promuovere stili di vita sani e corretti. Secondo Piemonte “l’educazione nutre la morale e l’intelletto della persona, e quindi senza educazione non si va da nessuna parte”.
Bisogna partire dai giovani per far crescere una comunità che abbia principi e valori sani, in cui l’apparenza non prevalga più sull’essere.
È questo ciò che sta facendo il Governo, che anche in questa occasione ha manifestato la propria fiducia nei confronti dei giovani: il Senatore Balboni ha ricordato che “La gioventù è, per la destra, un punto di partenza e di arrivo insieme. Crediamo che l’Italia possa avere un futuro e solamente i giovani glielo possono assicurare”, mentre il Viceministro Bellucci ha esortato i giovani, ricordando loro che hanno “la responsabilità di essere un esempio”.