Ieri il gruppo di Fratelli d’Italia ha depositato il PDL a prima firma Rizzetto, Foti e Matteoni per la revoca dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana al maresciallo Tito.
Il dittatore comunista jugoslavo responsabile del massacro delle Foibe aveva ricevuto il titolo di Cavaliere di gran croce dell’ordine al merito della Repubblica italiana nel 1970, gli anni del “rumore del silenzio” in cui i libri di storia omettevano l’eccidio di italiani ad opera dei comunisti slavi.
Decenni in cui i nostri martiri, la loro storia, i massacri compiuti dai partigiani titini, il dramma dell’esodo giuliano-dalmata erano esclusi dalla narrazione.
L’ordine al merito della Repubblica Italiana fu istituito con la Legge 3 marzo 1951, n. 178 (G.U. n. 73 del 30 marzo 1951), è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.“. Il Presidente della Repubblica è il Capo dell’Ordine.
Come persona di destra e fedele agli ideali di correttezza, lealtà e verità prescritti a chi come me si sentono più legati allo spirito cavalleresco di stampo germanico vorrei fare una precisazione doverosa: l’Istria e Zara non sono mai state tecnicamente “Italiane” ne “Jugoslave”, tantomeno “Croate”.
La maggioranza della popolazione originaria è discendente degli Slavi che si erano insediati dopo la dissoluzione dell’impero romano d’Occidente occupando territori lasciati vuoti dalla fuga dei residenti Romano-illirici sulla spinta degli Unni.
Poi a partire dalla creazione del Sacro Romano Impero, passando per la dominazione del Regno di Ungheria e della Repubblica di Venezia fino alla definitiva entrata dell’impero di Austria e Ungheria (per esattezza Trieste era Austriaca, mentre Istria e Dalmazia erano Ungheresi) di fianco alla popolazione Slava si insediarono immigrati Ungheresi, Veneziani, Austriaci, Ebrei, Tedeschi e addirittura Rumeni e Greci (gli Aromeni).
Il discorso relativo a Tito è che il suo vero scopo è stato di sterminare e cacciare chiunque non fosse ideologicamente e politicamente affine a lui, e per questo va condannato.
Cosa successe: che in Italia fuggirono persone di etnia slava che non erano comunisti (basta vedere i loro cognomi….) e a Pola e Fiume rimasero persone di origine italiana che si vendettero al comunismo.
Tutto il resto è il solito parla parla che solo noi italiani siamo bravi a fare.
Che sia stato premiato o meno, a me Tito ha sempre fatto schifo e siamo stati noi italiani, i fascisti con l’incapacità a stroncarlo prima del tempo e i comunisti con la capacità a leccargli i piedi, che abbiamo permesso di prosperare.
Più che giusta la revoca!
Io credo sia doveroso cancellare onoreficenze ai criminali di guerra.Chi si e’ macchiato di crimini deve essere considerato per cio’ che e’ stato.
( cosi’ come criminale oggi e’ Putin )
Siamo ormai a circa 77 anni da allora e associazioni deliranti come ANPI formate da nostalgici e furbacchioni in caccia di facezie siano ormai da abolire.
Non esistono piu’ ne partigiani ne’ fasciti.
Per la sinistra e’ finita l’epoca di fare i vincitori.
Ormai l’italia deve guardare avanti.
L’Italia non ha solo dato onorificenze a TITO, ma ha anche assegnato una pensione ai suoi partigiani.
Occorre verificare se ancora paghiamo (ai partigiani o ai loro eredi)
Preso da wikipedia ma lo avevogià saputo da mio padre : “La domenica del 16 febbraio 1947 da Pola partirono per mare diversi convogli di esuli italiani con i loro ultimi beni e, solitamente, una bandiera d’Italia. I convogli erano diretti ad Ancona, dove gli esuli vennero accolti dall’esercito e dai carabinieri per proteggerli da connazionali, militanti di sinistra, che non mostrarono alcun gesto di solidarietà.
La sera successiva partirono stipati in un treno merci, sistemati tra la paglia all’interno dei vagoni, alla volta di Bologna dove la Pontificia Opera di Assistenza e la Croce Rossa Italiana avevano preparato dei pasti caldi, soprattutto per bambini e anziani. Il treno giunse alla stazione di Bologna solo a mezzogiorno del giorno seguente, martedì 18 febbraio 1947. Qui, dai microfoni di ferrovieri sindacalisti CGIL e iscritti al PCI, fu diramato l’avviso Se i profughi si fermano per mangiare, lo sciopero bloccherà la stazione. Il treno venne preso a sassate da dei giovani che sventolavano la bandiera rossa con falce e martello, altri lanciarono pomodori e sputarono sui loro connazionali, mentre taluni buttarono addirittura il latte, destinato ai bambini in grave stato di disidratazione, sulle rotaie, dopo aver buttato le vettovaglie nella spazzatura ” I treni della vergogna : il PCI e ANPI non hanno mai chiesto scusa agli italiani : NON DIMENTICARE!!!!!!MAI se passa qualcuno dell’ANPI sputagli addosso come hanno fatto loro agli esuli.
….e poi continuano a parlare del Fascismo convenientemente scordando delle orrende malefatte del Comunismo.
È arrivata l’ora di rimettere le cose in regola, di rettificare e riscrivere fatti storici per come sono realmente avvenuti e non descritti a fine propagandistico di Sx o ignorati a loro piacere, convenienza politica!
Preso da wikipedia ma lo aveva già saputo da mio padre : “La domenica del 16 febbraio 1947 da Pola partirono per mare diversi convogli di esuli italiani con i loro ultimi beni e, solitamente, una bandiera d’Italia. I convogli erano diretti ad Ancona, dove gli esuli vennero accolti dall’esercito e dai carabinieri per proteggerli da connazionali, militanti di sinistra, che non mostrarono alcun gesto di solidarietà.
La sera successiva partirono stipati in un treno merci, sistemati tra la paglia all’interno dei vagoni, alla volta di Bologna dove la Pontificia Opera di Assistenza e la Croce Rossa Italiana avevano preparato dei pasti caldi, soprattutto per bambini e anziani. Il treno giunse alla stazione di Bologna solo a mezzogiorno del giorno seguente, martedì 18 febbraio 1947. Qui, dai microfoni di ferrovieri sindacalisti CGIL e iscritti al PCI, fu diramato l’avviso Se i profughi si fermano per mangiare, lo sciopero bloccherà la stazione. Il treno venne preso a sassate da dei giovani che sventolavano la bandiera rossa con falce e martello, altri lanciarono pomodori e sputarono sui loro connazionali, mentre taluni buttarono addirittura il latte, destinato ai bambini in grave stato di disidratazione, sulle rotaie, dopo aver buttato le vettovaglie nella spazzatura ” I treni della vergogna : il PCI e ANPI non hanno mai chiesto scusa agli italiani : NON DIMENTICARE!!!!!!MAI se passa qualcuno dell’ANPI sputagli addosso come hanno fatto loro agli esuli.
Ormai quel che è fatto è fatto. Bisogna pero’ imparare da questo. Per questo va detta sempre la verità. Purtroppo il Governo italiano, come tutti i Governi, (chi più chi meno) raccontano sempre tante e tante bugie. Alcune servono per mantenere ordine e pace, ma tantissime servono solo per scopi privati.
Come per i delitti gravi, non dovrebbe esistere la “Prescrizione” solo perché sei stato un politico, anzi, proprio per questo dovresti pagare il doppio (come lo stipendio che hai rubato al tuo stato stesso).
Tito, e non solo: spero che nell’aldilà tu possa soffrire le pene d’inferno, e, se dovessi rinascere sotto un’altra forma, dovresti rinascere come un essere con un cancro maligno ai testicoli.
Quello di mantenere l’odio tra Italiani a 78 anni dalla fine della guerra è una prerogativa del partito
pci,pds,pd vedi la presenza dell’anpi a tutt’oggi.
Vale la frase “guai ai vinti” ma che vinti non lo sono stati certamente dai compagni comunisti che lo hanno e continuano a sbandierarlo fino ad oggi.
I nostri profughi non sono stati trattati bene in alcune regioni e città italiane dove la maggioranza erano comunisti ma a Genova ed in Liguria è stata data Loro la possibilità di rifarsi una casa ed un lavoro trattandoli da veri Italiani come del resto lo erano e sono tutt’ora.
Bisognerebbe stimolare qualche ricerca sui libri di testo delle elementari e delle medie dal dopoguerra ad oggi, per rilevare l’evoluzione della “scoperta” delle foibe, con tanto di negazionisti e dirigenti del “minculpop” che blateravano di democrazia e controllavano le menti dei bambini in perfetto stile bolscevico.
Veramente indecente questa onorificenza. Mi auguro che tutto questo come la gestione della pandemia venga ancora di più portata alla luce degli italiani così come il danno all’economia fatta dai super bonus di Conte e Letta. Bisogna far capire che non è questo Governo che sta rovinando l’Italia ma i governo scellerati di sx e dei 5 stelle
Sarebbe anche ora di fare qualche nome su coloro che hanno negato l’orrore delle foibe e promulgato l’onorificenza a Tito. In prima linea un presidente “italiano”, amico del dittatore che si recava spesso nella sua residenza estiva di Brioni e che durante la guerra partecipava con le bande titine sparando ai nostri soldati nonchè a quei “giudici popolari” triestini che sommariamente condannavano e facevano giustiziare tanta gente innocente per il solo fatto di essere italiani. Sarebbe anche l’ora di ricordare che Trieste era la città più amata del Ventennio per la sua italianità (si cantava: “le ragazze di Trieste cantan tutte con ardore “oh Italia del mio cuore tu ci vieni a liberar”.
Solo un lurido partigiano comunista ladro e assassino poteva essere in combutta con il suo omologo Tito!
E’ stato assurdo dare una onorificenza a Tito ,una vergogna che deve essere cancellata revocandola immediatamente
La vergogna dell’onorificenza conferita dalla nostra Repubblica al boia comunista Tito dev’essere cancellata al più presto e in via definitiva! E che dire di quell’altra ignominia che è la tenace reticenza da parte della storiografia accademica riguardo alla tragica persecuzione dei nostri compatrioti in Istria e Dalmazia, perpetrata dai crudeli assassini agli ordini di quell’efferato carnefice? Anche i miei colleghi insegnanti di storia che non sono accecati da pregiudizi ideologici hanno rilevato questa turpe lacuna presente nei testi di storia contemporanea comunemente adottati nei licei e nelle università!
Un vivo ringraziamento per un’iniziativa sacrosanta, da troppo tempo attesa.
Non resta che augurare un iter per quanto possibile rapido, onde sia fatta finalmente giustizia.
Desidero ricordare, d’altronde, che già nel maggio 1961 il Tribunale di Roma assolse con formula piena il giornalista esule Silvano Drago, denunciato dall’Ambasciata jugoslava in Italia per avere definito Josip Broz detto Tito quale “infoibatore e assassino”. Evidentemente, era la verità!
Carlo Cesare Montani, Esule da Fiume.
Finalmente non ne potevo più. A chi dice che il PD non è il PCI ricordategli quante volte gli è stata chiesta questa revoca. Torino ha ancora corso Unione Sovietica: una vergogna , ma con i sindaci PD , ultimo Lo Russo non c’è nulla da fare sono e restano quelli di allora .Abbiamo dei nemici in parlamento ! Nessuna Naxione può sopportare questo. Eliminiamo politicamente. Basta soldi ai giornali, basta RAI sinistrorsa. Vogliamo la libertà di una Nazione che ama la sua patria.
Delegittimare Sandro Pertini e togliere qualsiasi toponomastica a lui dedicata fare lo stesso con il nome di Tito & Co.
All’approvazione della legge si dovrà senz’altro festeggiare !
Il macellaio Tito deve essere conosciuto per quel che è un criminale assassino, comunista.
E’ ORA CHE SI TOLGANO LE ONORIFICENZE A QUEL BOIA E DELINQUENTE DI TITO
E’ ORA DI CANCELLARE DALLA TOPONOMASTICA DELLE CITTA? D’ITALIA QUEL BOIA DI TITO
Salve, ma non c’è una Segre anche per le Foibe, giusto per par condicio. Grazie. Marco
Bisogna cambiare anche i nomi delle strade che gli sono state intitolate in alcune città d’Italia.
Inoltre Bisogna che a scuola si tratti la memoria delle foibe in maniera più approfondita, sembra quasi che ci sia una reticenza a farlo, anche nel giorno del ricordo.
Togliete tutte le targhe delle vie dedicate al criminale m.lo Tito, una vergogna.
Bravissimi, finalmente ! L’Istria e la Dalmazia erano veneziane e ITALIANE, gli sloveni e croati crudelissimi sotto la spinta del comunismo di Tito hanno massacrato gli Italiani, violentato, torturato, ucciso, gettato nelle Foibe gente colpevole di essere italiana, per impossessarsi di città costruite dai veneziani ! Abbiamo aspettato settant’anni per avere un sostegno dalla politica italiana verso la gente italiana, finalmente Tito verrà giudicato per i suoi crimini dagli Italiani continentali e non oonorato dai comunisti che gli hanno dato anche questa onorificenza, incredibile! E aggiungo che Berlusconi ha detto una cosa che tutti gli Italiani di buon senso pensano, tra Tito e Zelè non c’è poi tutta questa differenza, Fratelli d’Italia smettete di armare un autocrate.