“Il recente voto della Regione Toscana sul fine vita non solo ha un forte profilo di incostituzionalità, ma è gravissimo anche sotto il profilo etico, umano, sociale, e naturalmente giuridico. Accolgo per questo con soddisfazione la decisione del governo Meloni di impugnare la legge e fermare un provvedimento che non fornisce le giuste risposte a chi soffre, ma indica come unica via di aiuto per i pazienti il suicidio. Il dovere dello Stato non è però quello di incentivare il suicidio, ma, bensì, quello di curare e assicurare ai malati tutte le migliori e adeguate cure del caso. Come Fratelli d’Italia crediamo infatti fermamente, sopra ogni cosa, nella dignità di ogni essere umano e che la vita sia un bene indisponibile: con lo stop di oggi deciso in Cdm il governo Meloni riafferma ancora una volta con coraggio che il diritto alla vita è un bene sacro che lo Stato è chiamato a tutelare e proteggere”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia e responsabile nazionale del Dipartimento Famiglia e valori non negoziabili del partito, Maddalena Morgante.