Anche nella vicenda del Liceo Minchelangiolo di Firenze, la sinistra ha mancato al suo appuntamento con l’obiettività. I militanti di Azione Studentesca erano davanti all’Istituto per svolgere un volantinaggio e – complice un clima ormai irrespirabile da parte degli antagonisti – si sono avvicinati alcuni ragazzi incappucciati, intimandogli di andarsene e iniziando a tirare spintoni. Ne è nata una rissa e il tutto è stato ripreso da un video di uno studente presente. Questo, però, è stato volutamente tagliato ad arte, senza menzionare gli antefatti, i retroscena e soprattutto l’ingaggio dello scontro da parte dei “bravi ragazzi” dell’estrema sinistra. Cosa che adesso vi mostriamo.
Ormai da mesi, gli attivisti di Azione Studentesca subiscono intimidazioni ed aggressioni fisiche: solo pochi giorni fa, sempre a Firenze, ma al Liceo Pascoli, un gruppo di antagonisti – a volto coperto e armato di cinture – ha provato ad aggredire i militanti di Azione Studentesca, che solo grazie all’intervento dei docenti hanno evitato il peggio.
La narrazione che ha preso piede in queste 24 ore, distorta e faziosa, ha parlato di una “raid squadrista” e di una “spedizione punitiva” compiuta da “adulti”: un fatto prontamente smentito dalla Questura, che ha parlato di minorenni e ragazzi appena maggiorenni.
La criminalizzazione di Azione Studentesca, che opera da sempre nelle scuole alla luce del sole, diffondendo le proprie campagne e partecipando – in tutta Italia – alla gestione degli organi elettivi, è a dir poco esagerata. Adesso che i video hanno smentito la prima ricostruzione, però, c’è solo da sperare che vengano abbassati i toni e che venga stemperata la tensione. Il rispetto di una equa e giusta ricostruzione dei fatti, dei dettagli e dei contesti -dunque – è fondamentale.