“Nei giorni scorsi l’associazione Pro Vita & Famiglia ha affisso a Firenze dei manifesti contro l’ideologia gender e la carriera alias nelle scuole. Un legittimo esercizio della libertà d’espressione, tuttavia censurato dalla partecipata comunale Sas Servizi alla Strada, la quale ha rimosso i manifesti in questione. Questa vicenda ci testimonia, purtroppo, che la sedicente civile e progressista amministrazione comunale di Firenze teme le opinioni diverse da quelle di sinistra. Nel Pd – che ancora non ha proferito verbo per condannare l’assalto di ieri di estremisti di sinistra a una sede di Fratelli d’Italia – professano democrazia e tolleranza ma poi attuano censure. Si fanno chiamare democratici, in realtà sono un residuo dei comunisti, che hanno trasformato la tradizione di Firenze da città aperta al dialogo a intollerante capitale dell’opinione unica”.
Lo dichiara il senatore fiorentino di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi.