“Il Consiglio dei Ministri, nella seduta di ieri, ha approvato un decreto legislativo attuativo della legge delega per la riforma fiscale, contenente misure specificamente dedicate al Terzo settore. Si tratta di un fondamentale approdo che certifica l’impegno del Governo a garantire un accompagnamento progressivo e ordinato degli enti del Terzo settore verso i nuovi regimi fiscali, che entreranno in vigore il 1° gennaio 2026”. Lo dichiara in una nota il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano.
“Il provvedimento – spiega – introduce, tra l’altro, un regime di neutralità fiscale per il passaggio dei beni degli enti dal comparto commerciale a quello non commerciale, in applicazione dei nuovi criteri previsti dal Codice del Terzo settore. Una misura che consentirà di lasciare in sospensione d’imposta eventuali plusvalenze, con l’obiettivo di sostenere gli enti che si trovino ad adeguarsi alle nuove regole fiscali, evitando oneri sproporzionati e, soprattutto, una tassazione derivante unicamente dal cambio di normativa applicabile”.
“Semplificazioni importanti sono previste anche sul fronte IVA – continua Albano – per agevolare gli adempimenti delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale che optino per il regime forfettario di cui all’articolo 86 CTS; questi ultimi saranno infatti esonerati dall’obbligo di certificazione dei corrispettivi incassati e di memorizzazione telematica degli stessi, in linea con quanto previsto per gli enti associativi che optano per il regime speciale di cui alla legge 398/1991”.
“Sul fronte dello sport – aggiunge – proprio con riferimento a tale ultimo regime speciale, viene confermata la possibilità di applicare il regime agevolato previsto dalla legge n. 398 del 1991 agli enti sportivi dilettantistici costituiti in forma associativa o societaria, a condizione che non assumano la qualifica di ente del Terzo settore”.
“Si compie quindi un ulteriore passo verso la sistematizzazione del quadro giuridico-tributario applicabile agli enti del Terzo settore, riconoscendone il fondamentale ruolo nello sviluppo dell’economia sociale della Nazione e nell’attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà. L’impegno del Governo sarà costante nel completare il disegno di riforma delineato dalla legge delega, per offrire agli enti del Terzo settore un quadro normativo coerente e funzionale alla piena valorizzazione della loro mission e al rafforzamento del loro contributo alla società”, conclude.