“Oggi al comandante generale della Guardia di Finanza, in audizione nella Commissione Finanze e Tesoro, ho manifestato la raccomandazione di non sommergere di controlli le piccole e medie imprese italiana, che già stanno affrontando l’emergenza Covid-19 e si trovano a vivere una fase difficilissima. In particolare, ho suggerito che gli accertamenti dovrebbero riguardare al massimo due annualità, evitando così di risultare insostenibili per le imprese stesse. Invece, sull’espressa volontà di concentrare le attività di verifica prevalentemente sui soggetti solvibili, ho invitato il Comando generale a non penalizzare le imprese italiane rispetto a quelle straniere, in particolare le extracomunitarie o affiliate alla criminalità organizzata che, manifestando un’apparente incapienza, eviterebbero così gli accertamenti. Questo, infatti, porterebbe a danneggiare il nostro tessuto imprenditoriale. E’ evidente che non si tratta di allentare i controlli ma di commisurare l’azione della Guardia di Finanza alla luce dell’eccezionale emergenza che stiamo vivendo. Infatti, ho espresso vivo apprezzamento per l’intendimento della GdF di voler concentrare la propria attività nel contrasto alla grande evasione ed alle frodi internazionali, oltre che nella tutela delle frontiere, in sintonia con il positivo nuovo corso dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Infine, ritengo sia giunto il momento per siglare un accordo politico trasversale, su cui intendo rendere protagonista la Consulta dei parlamentari commercialisti, per evitare che la confisca dei beni dei soggetti accertati sia di impedimento alla definizione delle posizioni fiscali. Occorre, infatti, tenere presente che soltanto in questo modo sarà possibile disporre da quei beni quella liquidità necessaria agli adempimenti”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro e coordinatore della Consulta dei parlamentari commercialisti.
Fisco. de Bertoldi (FdI): bene controlli GdF ma non penalizzare imprese italiane.
Attenzione a falsi incapienti legate a malavita o extracomunitarie che evitano verifiche