“Il protagonismo dell’Agenzia delle Entrate, che spesso si arroga compiti che non le competono anche sostituendosi al ruolo del dipartimento finanze del Mef, sembra travalicare ulteriormente se è vero che, proprio in questi giorni, sarebbero stati segnalati messaggi minatori nei confronti di contribuenti con irregolarità nei versamenti dell’Iva. A questi veniva ‘consigliato’ addirittura il ricorso allo stato di crisi. In sostanza paga subito altrimenti attiva le procedure della crisi d’impresa, cioè un commissariamento de facto. Davvero inaccettabile, come è inaccettabile l’entrata in vigore nel corrente mese del codice della crisi d’impresa, con le gravi conseguenze che potrebbero determinarsi per molte aziende italiane, soprattutto in un momento di crisi e difficoltà come quello attuale. Presenterò quindi un’interrogazione ai Ministeri competenti per chiedere ragione dei reiterati comportamenti invasivi dell’Agenzia delle Entrate, e per conoscere cosa intende fare il governo in merito ad un’eventuale auspicata ed urgente sospensione degli effetti del Codice della crisi d’impresa come introdotto dalla legge 33 del 2021. Dispiace che, mentre Fratelli d’Italia chiede a gran voce la pace fiscale per superare questi difficili momenti economici, salvaguardando il tessuto produttivo nazionale, il governo Draghi e gli organi dello Stato attuino incomprensibili misure minatorie e repressive nei confronti dell’imprenditoria italiana”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.