“Mi auguro che la ‘maggioranza arlecchino’ che sta sostenendo il governo Draghi prenda immediatamente le distanze dalla proposta del presidente di Assonime che, in audizione alle Commissioni finanze riunite di Camera e Senato, ha chiesto di tassare la prima casa ed aumentare le aliquote iva. Sarebbe una vera mazzata per le famiglie e per i consumi. Ancor più mi preoccupano le considerazioni giunte dalla maggioranza nel corso dell’audizione, che nel merito hanno sostenuto che ‘per fare una riforma fiscale da qualche parte le risorse vanno trovate’, il che sembra quasi preludere a un prossimo accoglimento della proposta di una patrimoniale. Se così fosse, non solo si colpirebbe ulteriormente il ceto medio, ma si confermerebbe che non saranno riservate alla riforma fiscale le risorse necessarie, che non si vorranno ottenere sussidi ad hoc del Recovery plan, e che non si considerano le retroazioni fiscali conseguenti all’effetto leva tributaria. Sarebbe una brutta notizia per il progetto di riforma fiscale, al quale trasversalmente tutti crediamo, e che rischierebbe di palesarsi così come un’ennesima illusione per coloro che credono in un fisco amico dello sviluppo. Ma soprattutto FdI crede in una riforma fiscale funzionale alle peculiarità del nostro Paese, nel quale l’immobile è considerato un tradizionale bene rifugio per i risparmi familiari. Insomma, un Draghi per aumentare l’iva e fare la Patrimoniale? Questo sarebbe il governo dei migliori?”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.