“Con l’interrogazione presentata oggi al Ministro dell’economia ho voluto portare all’attenzione uno dei temi che potranno trovare risposta sia nella riforma fiscale che nei prossimi decreti, ovvero quello delle micro tasse ed in particolare del superbollo sulle auto di potenza superiore a 185 chilowatt. In particolare ho evidenziato le criticità relative agli effetti avversi che l’addizionale erariale della tassa automobilistica ha determinato sul mercato dell’automotive, con i conseguenti mancati introiti dovuti al crollo delle vendite di auto sportive ed addirittura alla cessione di quelle esistenti. A questo riguardo ho chiesto al ministro di poter verificare puntualmente l’andamento del gettito fiscale annuo del superbollo dalla data di entrata in vigore fino ad oggi. Per pochi euro in più di addizionale, abbiamo perso maggiori introiti per Iva su acquisti e riparazioni, nonché accise sui carburanti e il pagamento del bollo ordinario, a causa della paralisi dell’intero settore delle auto sportive. Si tratta di un danno alle casse dello Stato, nonché ai desideri di cittadini ed appassionati, e pure all’immagine stessa del Made in Italy, che nel mondo è sinonimo di bellezza, sportività e valore. Un marchio di un simile valore non può essere penalizzato proprio in Italia, ma anzi va stimolato alla pari di una vetrina internazionale. Sono certo che il ministro condivida queste mie preoccupazioni perché il governo ha a cuore lo sviluppo e non usa la demagogia populista dello scorso decennio”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi, componente della Commissione Finanze alla Camera.