Fisco. FdI, ok norma diritti reali su immobili evita disparità fiscali 

“È stata approvata, nell’ambito della legge di conversione del DL Fisco n. 84/2025, una norma interpretativa che chiarisce in modo definitivo il trattamento fiscale da applicare alla concessione o costituzione di diritti reali di godimento su immobili (come usufrutto, uso, abitazione, superficie, enfiteusi e servitù), con efficacia retroattiva a partire dal 1° gennaio 2024. Un chiarimento necessario per evitare situazioni paradossali e profondamente ingiuste, in cui, a causa di un’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate (interpello n. 133/2025), si finiva per tassare più pesantemente chi cedeva un immobile separando usufrutto e nuda proprietà, rispetto a chi vendeva direttamente la piena proprietà”.

Lo dichiarano i deputati di Fratelli d’Italia in commissione Finanze alla Camera Guerino Testa (segretario), Mariangela Matera e Saverio Congedo. “Una disparità ancora più grave perché, in tutti i casi, la separazione di usufrutto e nuda proprietà veniva richiesta espressamente dall’acquirente, per esigenze familiari o previdenziali, mentre le conseguenze fiscali finivano per ricadere esclusivamente sul venditore, spesso inconsapevole. La norma approvata chiarisce che il reddito derivante dalla costituzione di diritti reali su immobili è da considerare reddito diverso solo quando il venditore mantiene un diritto reale residuo sul bene. Al contrario, se il venditore si spoglia integralmente e contestualmente di ogni diritto, anche se in più atti, l’operazione va trattata come una plusvalenza immobiliare, soggetta al relativo regime fiscale. Con questa norma abbiamo voluto evitare che migliaia di cittadini fossero penalizzati per aver semplicemente accolto la forma contrattuale preferita dall’acquirente.

Non è accettabile che lo Stato attribuisca un onere fiscale aggiuntivo a chi non ha fatto altro che assecondare richieste legittime di chi compra.  L’intervento ha effetto retroattivo, salvaguardando anche le operazioni già perfezionate nel 2024 e prevenendo una mole di contenziosi tributari. È una vittoria di buon senso e di equità fiscale che protegge i cittadini da interpretazioni distorte della norma e riafferma un principio essenziale: la tassazione deve essere giusta, proporzionata e comprensibile. Vogliamo ringraziare il Presidente Osnato e il Vice Ministro Leo per aver avuto la sensibilità di patrocinare la nostra richiesta”, concludono.

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