Oggi,16 novembre, infatti ricorre la scadenza dei versamenti iva e dei contributi inps e inail per troppi italiani ingiustamente dimenticati dal Governo nonostante l’oggettivo calo del fatturato. Il Governo insiste nella carneficina di imprese e partite Iva in difficoltà e per questo Fratelli d’Italia protesta portando la voce di migliaia di imprese e partite iva che oggi si trovano a fronteggiare crisi e tasse. Oggi nessuno che ha avuto delle perdite si sarebbe dovuto trovare nella situazione di pagare un euro.
Fdi rilancia quindi la proposta dell’unificazione degli anni fiscali 2019-2020 e lo spostamento di ogni scadenza e con la possibilità di compensare gli utili del 2019 con le perdite del 2020; una misura da applicare non per codici ateco ma sulla base dell’effettivo calo di fatturato.
“Conte abbia il coraggio di accorpare gli anni fiscali 2019-2020 prorogando così tutte le scadenze a giugno e settembre 2021”, così Francesco Torselli di fronte alla sede fiorentina dell’Agenzia delle Entrate. “Il decreto ristori bis, in perfetto stile Governo Conte, – ha proseguito Torselli – si limita a rinviare le scadenze fiscali di appena 6 mesi, tale proroga non è nemmeno prevista per tutte le attività: Pd e Movimento 5 Stelle, come sempre, dimenticano partite Iva e artigiani. E’ illogico pensare che possa bastare un rinvio di 6 mesi: per esempio, come fa a pagare le tasse un ristoratore che nel 2020 ha visto ridursi il fatturato di circa l’80%?”.