“L’esito dell’operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza di Firenze, Prato e Roma dimostra non solo che lo Stato c’è e sta intervenendo, rispetto ad un sistema di stampo mafioso cinese con ramificazioni che si allargano a livello internazionale, ma anche che Prato, al contempo, non è più una terra di nessuno. Da anni come Fratelli d’Italia denunciamo il radicamento ormai endemico della mafia cinese nel nostro territorio e di un’economia corrotta, ed i 71 milioni sequestrati oggi dalle forze dell’ordine, corrispondenti all’Iva evasa, quindi un danno ingentissimo per le casse dello Stato, sono la prova di metodologie sistemiche. Oggi, grazie all’efficacia di strumenti normativi ad hoc fortemente voluti dal governo Meloni, come quello a contrasto delle imprese ‘apri e chiudi’ o, come nel caso dell’operazione di oggi, quello relativo al rafforzamento dei controlli delle dogane, il lavoro, l’attenzione e gli interventi delle forze competenti sono ai massimi livelli. Prato, da troppo tempo, è stata purtroppo caratterizzata da un duplice binario di illegalità; uno legato al sistema mafioso e un altro, ovvero la piaga dell’evasione fiscale a danno dell’economia sana. Grazie alla nostra costante interlocuzione con le imprese e all’ascolto delle reali esigenze della nostra comunità, oggi Prato è a Roma e Roma è a Prato. Ringraziamo le donne e gli uomini della Guardia di Finanza che si battono con incessante impegno per il ripristino della legalità”. Lo scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d’Italia Chiara la Porta.