“Da ieri 18 gennaio 2024 è in vigore il Dlgs n. 219/2023 e, di conseguenza, sono operative le modifiche apportate allo Statuto del contribuente (legge n. 212/2000). Una riforma fortemente voluta da Fratelli d’Italia che valorizza la vocazione delle disposizioni quali norme di diretta attuazione dei principi costituzionali, di quelli dell’ordinamento UE e della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Altri governi hanno parlato di ‘fisco amico’ ma poi quando il contribuente si trovava faccia a faccia con la PA, si rendeva conto il più delle volte di dover lottare ad armi impari e i suoi diritti avevano scarso peso e valore. Con la riforma, se su una norma fiscale c’è un dubbio interpretativo, farà fede quanto c’è scritto nello Statuto. Ossia prevarrà l’interpretazione più favorevole al contribuente. La nostra promessa agli elettori non era di una semplice riforma fiscale ma di una rivoluzione. Una lunga stagione di vessazioni durata troppi anni che non ha solo decimato il popolo delle partite iva ma ha frantumato i sogni di tanti giovani talenti che hanno preferito un lavoro seppur precario ad una attività autonoma”.
Lo dichiara il vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia, Lino Ricchiuti.