Fisco. Ricchiuti (FdI): obbligo generalizzato di contraddittorio preventivo tra Agenzia delle Entrate e contribuente è svolta di civiltà giuridica

“Con l’entrata in vigore del decreto legislativo 219/2023, prende forma una delle innovazioni più significative della riforma fiscale voluta da Fratelli d’Italia e dal Vice Ministro dell’Economia Maurizio Leo: l’obbligo generalizzato di contraddittorio preventivo tra Agenzia delle Entrate e contribuente.

Una svolta di civiltà giuridica che rafforza il principio di leale collaborazione tra Stato e cittadino, tutelando il diritto alla difesa e promuovendo una fiscalità più equa e trasparente.

Grazie all’introduzione dell’articolo 6-bis nello Statuto del contribuente, ogni accertamento “a tavolino” dovrà essere preceduto da un confronto reale e motivato con il contribuente. 

Le Sezioni Unite civili della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21271, hanno confermato che la mancata attivazione del contraddittorio rende l’atto nullo, senza che il cittadino debba dimostrare il danno subito. 

Un principio che riequilibra il rapporto tra Fisco e cittadino, spostando l’onere della trasparenza sull’amministrazione.

Fratelli d’Italia rivendica con orgoglio questa conquista, frutto di un lavoro coerente e determinato per rendere lo Stato più giusto, più vicino, più rispettoso dei diritti fondamentali. 

Il Vice Ministro Leo, artefice tecnico e politico della riforma, ha saputo tradurre in norma una visione: un fisco che ascolta prima di colpire, che dialoga prima di giudicare.

Questa misura non è solo un passaggio tecnico: è un segnale forte di rispetto verso milioni di contribuenti onesti. Una riforma che parla la lingua della responsabilità, della fiducia e della legalità”.

Lo dichiara il vice-responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia, Lino Ricchiuti.

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