Fisco, Ricchiuti (FdI): riforma riporterà in Italia aziende all’estero

“Dal 1 gennaio 2024 bisognerà introdurre la Global minimum tax in tutti i paesi dell’Unione Europea che è un meccanismo attraverso il quale i vari Stati non potranno andare al di sotto di una certa aliquota individuata nel 15%. Una situazione che fino ad oggi ha creato un vero gap tra Stati favorendo la delocalizzazione all’interno della stessa UE di molte imprese. Come Fratelli d’Italia siamo consapevoli che questo da solo non fermerà la migrazione in altri Stati delle imprese. Questo meccanismo riguarda imprese con fatturati elevati e quindi maggiore capacità di occupazione. Ma questo da solo non basta. Serve anche altro. La riforma fiscale infatti oltre a prevedere un meccanismo di riduzione della pressione fiscale si pone anche l’obiettivo di riportare in Italia le aziende che sono all’estero. Si tratta del cosiddetto reshoring o attirare nuove imprese ad investire in Italia, ma questo sarà possibile solo se le stesse avranno la certezza del diritto dove amministrazione fiscale e imprese sono sullo stesso piano. Non come oggi che è sufficiente una mera comunicazione, anche non suffragata da prove certe, che ingabbia gli imprenditori in contenziosi che durano anni e che spesso finiscono nel nulla dopo averli sfibrati sia in termini economici che mentali. Naturalmente di questo nuovo rapporto fisco-imprese ne beneficerà anche a chi lavora già in Italia e che bene sa cosa significa iniziare un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate. Solo con riduzione aliquota e certezza del diritto il nostro Paese si renderà più attrattivo per le imprese”.

Lo dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del Dipartimento imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.

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