Fisco. Ricchiuti (FdI): sinistra se la a prende con il barista italiano ma tace su ‘apri e chiudi’

“È davvero stucchevole sentire giornalisti e politici scimmiottare che se un barista perde due centesimi su un euro per un caffè non è la fine del mondo. Ricordo che il 2% di commissione agisce sul lordo e se ad un barista restano netti 20/25 cent sul singolo caffè la percentuale sale al 10%. Dunque si tratta di una pratica eticamente disonesta” dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile del Dipartimento imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.
“Sarei curioso di verificare – prosegue – la reazione di queste persone se sulla loro busta paga gli venisse sottratto il 10% dello stipendio. Bisognerebbe agire sulle commissioni, senza dubbio, ma pochi sanno che in audizione in commissione finanze poco tempo fa i manager delle carte elettroniche su questo tema hanno risposto ‘picche’, è quindi fondamentale lasciare la libertà per i commercianti di accettare o meno pagamenti sotto certe soglie, così come è giusto che il consumatore decida dove strisciare la sua carta. L’evasione sbandierata è fumo negli occhi, basta chiedere sempre lo scontrino. Strano, piuttosto, che la sinistra faccia scena muta sulla norma che prevede di introdurre misure per mettere un argine alle attività extra UE, le cosiddette ‘apri e chiudi’, che incassano, non pagano nulla e tornano nella lora patria. Ma ovviamente la sinistra è impegnata a prendersela con il ‘barista’ italiano’ “, conclude Ricchiuti.

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