Il prestigioso riconoscimento conferito all’aeroporto di Roma, ancora una volta classificato come il migliore d’Europa nella categoria degli scali con oltre 40 milioni di passeggeri, rappresenta la conferma dell’impegno e della determinazione che l’Italia dimostra nel settore dei trasporti e delle infrastrutture, ma anche una responsabilità sul suo sviluppo per il futuro. Si irrobustisce infatti la reputazione della stazione aeroportuale della Capitale e si profilano chiare le sfide di domani: puntare a 100 milioni di passeggeri consumando solo il suolo compromesso, riqualificandolo, fare dell’hub romano il biglietto da visita dell’Italia e dell’Europa con chiari riferimenti estetici agli stili architettonici nazionali e continentali. È necessario lasciare alle nostre spalle le firme mondialiste acciaio, plastica e vetro, tutte tristemente uguali e anonime; modernizzare la linea ferroviaria Leonardo per raggiungere la Stazione Termini in dieci minuti; affiancare al mega centro commerciale di oggi una logistica che a Roma non può mancare e che sia capace di sviluppare il cargo all’altezza di una nazione che eccelle nelle manifatture, nel design e nell’export. È importante garantire, attraverso la presenza dello Stato, l’afflusso e l’impiego di fondi esteri che sono desiderosi di partecipare alla sua trasformazione nell’Aeroporto cerniera di quattro Continenti. In sostanza, è doveroso affrontare il futuro facendo restare l’Italia dentro la compagnia aerea ITA, che altresì già esibisce sulla fusoliera il marchio Lufthansa.
Dopo un lunghissimo periodo di stasi, possiamo mostrare ottimismo, partecipare a progetti ambiziosi e utili alla crescita del benessere per la nostra comunità”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.