Focus legale – Decreto Sicurezza e sgomberi: cosa cambia davvero contro le occupazioni abusive

Procedure semplificate, reati aggravati e tempi rapidi. Tutti i dettagli del nuovo impianto normativo voluto dal governo Meloni

Con l’approvazione del nuovo Decreto Sicurezza, l’Italia cambia passo nella lotta alle occupazioni abusive di immobili, da anni fonte di tensione sociale, degrado urbano e ingiustizie clamorose. Le nuove norme non solo inaspriscono le sanzioni, ma soprattutto semplificano le procedure di sgombero, rendendo finalmente efficace la tutela della proprietà privata e il diritto all’abitare nella legalità.

Vediamo nel dettaglio le principali novità introdotte dal provvedimento.

Sgombero immediato: cosa significa

Il cuore del decreto è rappresentato dalla possibilità di sgombero immediato, anche senza attendere l’iter giudiziario completo. In particolare:

  • Le forze dell’ordine, su segnalazione del proprietario o su iniziativa dell’autorità pubblica, possono intervenire entro 48 ore dall’accertamento dell’occupazione.
  • Il prefetto può disporre l’allontanamento forzato in via amministrativa, soprattutto in caso di rischio per l’ordine pubblico o per la sicurezza urbana.
  • In presenza di flagranza (cioè occupazione in corso), la polizia può intervenire anche senza decreto, come avviene in caso di reato comune.

Reato aggravato e pene più severe

L’occupazione abusiva di immobili viene inquadrata come reato aggravato se:

  • è compiuta in forma organizzata o da gruppi strutturati;
  • comporta danneggiamento, violazione di sigilli o manomissione di impianti;
  • è reiterata su più immobili o aree demaniali;
  • è accompagnata da minacce, estorsioni o resistenza alle forze dell’ordine.

Le pene possono arrivare fino a 5 anni di reclusione, con possibilità di misure cautelari immediate, come l’allontanamento obbligatorio e il divieto di avvicinamento agli immobili interessati.

Tutela rafforzata per le vittime

Il decreto tutela in modo più efficace i proprietari danneggiati:

  • Introduce un risarcimento forfettario automatico per gli immobili rimasti occupati per oltre 30 giorni.
  • Riconosce alle vittime dell’occupazione il diritto ad accedere a un fondo statale di ristoro, in caso di danni strutturali o perdite economiche gravi.
  • Consente ai proprietari di costituirsi parte civile con procedura semplificata, anche in fase amministrativa.

Nessuna sanatoria per chi occupa

A differenza di provvedimenti del passato, il Decreto Sicurezza esclude espressamente ogni forma di sanatoria o regolarizzazione per chi occupa illegalmente. Il messaggio è chiaro: chi entra senza titolo, esce senza compromessi.

Inoltre, è prevista l’esclusione per 10 anni dalle graduatorie per l’assegnazione di alloggi pubblici per coloro che sono stati sgomberati per occupazione abusiva.

Tutela sociale: priorità ai bisognosi, ma nel rispetto della legge

Il decreto distingue nettamente tra:

  • occupazioni illegali, da reprimere con fermezza;
  • emergenze abitative reali, da affrontare con strumenti sociali dedicati.

Per questo, parallelamente al decreto, il governo ha annunciato un rafforzamento del Fondo per il sostegno all’affitto e all’housing sociale, per aiutare famiglie regolari e in difficoltà, evitando che vengano superate da chi occupa con la forza.

Una svolta giuridica attesa da anni

Con queste misure, il Decreto Sicurezza rompe un tabù che ha paralizzato per decenni le istituzioni: lo squilibrio tra chi agisce nella legalità e chi ne approfitta. Restituisce certezza del diritto, rafforza l’autorità dello Stato e invia un segnale chiaro: la proprietà è un diritto tutelato dalla Costituzione e non un privilegio da punire.

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