“Nel mese in cui ricordiamo la terribile storia di Norma Cossetto, rapita, violentata e gettata nella foiba di Villa Surani dai partigiani titini, l’Italia approva finalmente la nascita del Museo del Ricordo. Ottanta anni dopo quelle atroci sofferenze, le pagine strappate alla Storia possono tornare al loro posto. Una giornata significativa per l’Italia e la sua memoria storica gettata nel pozzo dell’oblio.
Grazie al lavoro del Parlamento, che approva oggi in sede deliberante il Museo del Ricordo, grazie all’impegno costante delle associazioni degli esuli, grazie all’ultracennale battaglia politica della destra, non si dirà più che le foibe sono “doline carsiche”, come sentenziavano i manuali faziosi di storia scritti da autori di derivazione marxista. Le foibe sono fosse comuni a cielo aperto dove vennero scaraventate migliaia di italiani, per la sola colpa di essere italiani e chi si è voltato vilmente di spalle, negando la verità storica o manipolandola e abbandonando gli italiani di Istria e Dalmazia al loro destino è stato sconfitto”.
Lo dichiara il Vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia.