“Una repressione brutale, una violenza inaudita, un esodo straziante: quella sulle foibe è una pagina di storia su cui è sceso un colpevole e dolorosissimo silenzio, con il quale è doveroso fare i conti. Raccontare quanto accadde, farlo nel giorno del Ricordo, e non solo, è l’unica strada per non calpestare la memoria di quanti subirono quell’odio sciagurato. Che ancora oggi, come dimostrano gli episodi di negazionismo degli ultimi giorni, è sottaciuto o peggio giustificato da una parte dell’opinione pubblica, proprio come fino a vent’anni fa di foibe, degli istriani e dei giuliano-dalmati non si poteva e non si doveva parlare né a scuola né in un dibattito. Non possiamo più permetterlo, in rispetto di chi ha pagato, con la vita o con l’abbandono della propria casa, un prezzo altissimo”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia, Giorgio Salvitti.