Foti (FdI), Repubblica tocca fondo. Solidarietà a Signorelli

“Nel vano, patetico, quotidiano tentativo di insolentire il ministro Lollobrigida con puerili argomentazioni, Repubblica tocca oggi il fondo con un articolo, degno prodotto di un giornalismo malato, che colpisce un qualificato professionista, il dr. Paolo Signorelli, cui si addebita di essere “il nipote dell’ideologo del terrorismo nero”. A nome mio personale, che ho avuto l’onore di avere quale portavoce il dr. Paolo Signorelli – la cui professionalità andrebbe presa a modello da chi invece su Repubblica lo indica quale possibile bersaglio ai nostalgici della violenza politica – e di tutti i deputati di Fratelli d’Italia, che ne hanno apprezzato dall’inizio della legislatura lo stile, le capacità e le qualità umane, esprimo a Paolo Signorelli la più sincera solidarietà ed amicizia a fronte di un scomposto e meschino attacco alla sua persona. Un attacco che, con buona pace di quella libertà di stampa di cui a Repubblica si erigono tutori, vede il quotidiano diretto da Maurizio Molinari impegnato a manganellare un giovane professionista in ragione dei vincoli di parentela con una persona, il prof. Paolo Signorelli, che a differenza dei cattivi maestri fiancheggiatori del terrorismo di sinistra trovarono nella Francia di Mitterand dorata ospitalità, affrontò con dignità anni di carcere, in condizioni pessime come accertate da Amnesty International, vedendo poi cadere le gravissime e infamanti accuse contestategli e assolvendo comunque ogni suo debito con la giustizia. A chi pensa di utilizzare mediaticamente il manganello – sentito omaggio ai fascistissimi scritti giovanili del defunto fondatore di Repubblica? – per attacchi tanto scomposti quanto miserevoli agli esponenti di Fratelli d’Italia e ai loro collaboratori, rispondiamo “una risata vi seppellirà”.

Così in una nota Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

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