“Vediamo positivamente la dilagante consapevolezza sul superamento dell’energia fossile, che non è infinita, e la conversione all’energia pulita derivante dall’aria, dal sole, dall’acqua, dalle biomasse. Ma è bene sottolineare che una nazione come l’Italia che ha la sua identità nel paesaggio e nella cultura come ha recentemente sottolineato il presidente Mattarella, non deve sacrificare il paesaggio e l’agricoltura a vantaggio del fotovoltaico e dell’eolico. Sia i pannelli fotovoltaici sia le pale eoliche hanno conseguenze devastanti sul territorio italiano che è ovunque costellato di borghi e di bellezze naturali di impareggiabile valore. Un paesaggio che educa al bello e ci tramanda la nostra identità storica e culturale. Questo patrimonio non può essere distrutto dalla presenza intensiva di pannelli fotovoltaici che devono essere collocati sulle coperture dei complessi industriali, sui grandi parcheggi di scambio ma non devono sostituirsi ai campi di grano di cui è in atto una triste rincorsa all’accaparramento da parte delle aziende produttrice delle cosiddette energie pulite. Oltretutto, parliamo di un’energia pulita derivata da materiale nient’affatto pulito e che dovrà essere smaltito: dove e come finiranno i pannelli solari una volta dismessi al termine del ciclo? Stesso dicasi per l’eolico che, in punta di diritto, se non passa al microeolico di prossimità, risulta palesemente incostituzionale considerato l’impatto sul paesaggio, tutelato all’articolo 9 della Costituzione. Dunque nessuna scorciatoia e nessuna semplificazione per queste due fonti energetiche che, nel ciclo produttivo, non sono affatto ‘pulite’. Stiamo depositando una mozione della quale il dl semplificazione non potrà non tener conto”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.