“Viviamo in un tempo in cui la parola “fragilità” può assumere molti significati: la disabilità fisica e mentale, certo, ma anche le difficoltà emotive, i disagi relazionali, i limiti economici, le malattie invisibili. Ognuna di queste esperienze ci interroga: non solo su cosa possiamo fare per aiutare chi è fragile, ma soprattutto su come possiamo riconoscere in ogni fragilità un valore. È questa la chiave, non più approcci compassionevoli, ma considerazione delle virtù, apprezzamento delle peculiarità, leggerezza, dolcezza, simpatia. Affrontare oggi il tema delle fragilità non significa più nascondere o temere, ma riconoscere, accogliere, costruire insieme”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia aprendo il convegno presso l’aula dei gruppi parlamentari ‘Fragilità e inclusione attiva: giovani e istituzioni per un futuro senza barriere’. All’incontro hanno partecipato tra gli altri il ministro dello Sport Andrea Abodi e il sottosegretario al ministero Istruzione e Merito Paola Frassinetti, e gli studenti dei licei di Roma Giulio Cesare, Niccolò Machiavelli, Isacco Newton e Cornelio Tacito, degli Istituti Celestino Rosatelli di Rieti e Margherita Hack di Colleferro insieme a un gruppo di atleti di nuoto.
“La Pandemia da Covid 19, con l’isolamento sociale e l’apprendimento attraverso la didattica a distanza – ha aggiunto Rampelli – ha fatto emergere in maniera deflagrante situazioni legate a disagi esistenziali, sociali e familiari, trovando tanta inaspettata impreparazione. Tra gli aspetti più macroscopici spicca il fenomeno della dispersione scolastica, levitano le segnalazioni di casi di bullismo e cyberbullismo. Tutti fenomeni per i quali negli ultimi anni si è intervenuti sia a livello legislativo con “decreto Caivano” e di norme di contrasto al bullismo e cyberbullismo) sia con i fondi PNRR, che hanno permesso a molte scuole di promuovere iniziative di prevenzione”.
“La scuola, è pilastro di una società che diviene, ma dobbiamo ammettere che fondamentale risulta l’apporto del mondo dello sport e del volontariato in questo percorso di tutela e valorizzazione delle persone più vulnerabili e nella prevenzione di comportamenti a rischio. In questa mattinata sono state offerte buone pratiche per atteggiamenti positivi e risolutivi”.
“Voi – ha sottolineato Rampelli rivolgendosi agli studenti presenti in sala – siete la generazione che può trasformare le differenze in alleanze, le barriere in ponti. Senza di voi e il vostro coraggio nel guardare l’altro con rispetto, la totale inclusione resta una promessa a metà”.