“Oggi la Corte di Cassazione francese ha ribadito il no all’estradizione dei brigatisti italiani arrestati nel 2021, confermando l’inaccettabile posizione della dottrina Mitterand che per lungo tempo ha consentito a questi terroristi di vivere in libertà come se nulla fosse accaduto.
I 10 brigatisti sarebbero dovuti invece essere consegnati all’Italia, senza se e senza ma.
Uccidere giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, magistrati, docenti universitari, imprenditori, ma anche molti uomini comuni, con il solo scopo di diffondere il terrore non può essere considerato un semplice “sbaglio”, poi coperto da una insostenibile difesa della Magistratura francese legata ai diritti umani e alla privacy degli assassini. Si tratta di terroristi che si sono macchiati di efferati delitti e che con il beneplacito della Francia non solo non hanno scontato un giorno di carcere, ma addirittura hanno costruito una nuova vita e messo su famiglia. La Francia si appella ai diritti umani, ma oltraggia quegli stessi diritti per chi barbaramente ucciso non ottiene giustizia a distanza di più di 50 anni.
Chi ha commesso atti terroristici e stragi con fini eversivi deve scontare la pena e pagare il proprio conto con la Giustizia.”
Lo scrive in una nota Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del Dipartimento tutela Vittime – Fratelli d’Italia.