Fratelli d’Italia ancora sopra il 30%: la propaganda anti-Meloni va a rotoli

Sono passati 138 giorni dal 9 giugno 2024, da quando Fratelli d’Italia si è riconfermato primo partito della Nazione alle elezioni europee, rafforzando il consenso ottenuto un anno e mezzo prima, il 25 settembre 2022, data storica per la destra italiana, l’inizio dell’ascesa di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Da quel giorno sono passati 761 giorni. Due anni e un mese, proprio oggi. Non sembra cambiato nulla, soltanto che, secondo i sondaggi, Fratelli d’Italia ha di nuovo sfondato il tetto del 30% dei consensi.

Lo dice Noto Sondaggi, nelle sue proiezioni rilevate per Porta a Porta: il partito di Giorgia Meloni è al 30,5%, in crescita dello 0,5% rispetto a metà mese. In questi giorni è successo un po’ di tutto. Un breve riepilogo: il Governo Meloni ha varato la sua manovra finanziaria, la terza da quando è in carica, la terza consecutiva senza alzare tasse ma anzi abbassandole, riconfermando il taglio del cuneo fiscale e la riforma Irpef. Alcuni provvedimenti importanti sono arrivati dal Parlamento: lo stop ai test di ingresso alla facoltà di medicina e la maternità surrogata che è diventata reato universale.

Ma sono stati i giorni soprattutto dell’accordo con l’Albania, che era entrato finalmente in funzione a un anno dalla sua stipulazione e a diversi mesi dalla sua ratifica: i 16 migranti giunti nei due nuovi centri per il rimpatrio sono stati però rispediti in Italia a causa dei decreti del tribunale di Roma, che sostanzialmente, sulla scia di quanto già fatto pochi giorni prima dal tribunale di Palermo, ha oltrepassato la lista dei Paesi sicuri stilata dal governo e ha riportato in Italia i migranti che invece erano pronti per il rimpatrio. A questo, si aggiunga l’atto con il quale le opposizioni italiane hanno richiesto all’Europa l’apertura di una procedura d’infrazione contro l’Italia protestando contro l’accordo tra Italia e Albania. Malgrado sia stata la stessa Europa ad aprire, sotto la spinta italiana, un dialogo in merito alle possibili soluzioni “innovative” . A quanto pare, però, il colpo di coda di sinistra e toghe politicizzate non è riuscito a fermare ciò che inesorabilmente va avanti da mesi: il centrodestra piace e convince gli italiani, continua a crescere e a fare meglio delle opposizioni. Se Fratelli d’Italia è al 30,5%, Forza Italia e Lega registrano rispettivamente un consenso pari rispettivamente a 9% e a 8,5%. Insieme, dunque, i primi tre partiti del centrodestra, accorpati anche a Noi Moderati che registra un consenso di 1,5%, arriva a sfiorare da solo il 50%. Più, dunque, di tutti i partiti della sinistra messi assieme, se mai troveranno un accordo su questo fantomatico campo largo. Il PD è dietro di 8 punti percentuali rispetto a Fratelli d’Italia, il Movimento Cinque Stelle è calato al 12%. Avs è al 6,5%, quasi inesistente il fu Terzo Polo. Siamo dunque sicuri che la strategia seguita dalla sinistra, quella dell’opposizione assolutamente a priori, sia quella più giusta per risalire la china? I sondaggi e i risultati dicono esattamente il contrario.

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