Fratelli d’Italia, approvato l’OdG a favore della stabilizzazione del personale destinato alla funzione di Assistenza all’Autonomia e alla Comunicazione all’interno delle scuole

Con l’OdG presentato dall’on. Bucalo e approvato ieri alla Camera è stato raggiunto grazie a Fratelli d’Italia un altro importante traguardo per la scuola italiana, nonostante le difficoltà del momento e l’incapacità dimostrata dall’attuale esecutivo nella gestione della pandemia: il governo si impegna a valutare la possibilità di avviare la stabilizzazione, nei ruoli dello Stato, del personale destinato a svolgere la funzione di assistenza all’autonomia e alla comunicazione nelle scuole di ogni ordine e grado con almeno 36 mesi di servizio. Si tratta degli Assistenti Educativi, figure indispensabili per portare a compimento il processo di inclusione degli alunni disabili, previsto dalle leggi 104/1992 e 170/2010, svolgendo un’attività educativa volta a promuovere la loro crescita umana e civile in collaborazione con gli insegnanti della classe e in particolar modo con quelli di sostegno. Questo personale specializzato nell’ assistenza alla comunicazione risulta insostituibile per la didattica dei ragazzi con disabilità gravi, soprattutto dei non vedenti e dei non udenti. Secondo gli ultimi dati ISTAT, sono circa 50.000, gli Educatori e le Educatrici Professionali, che ogni giorno entrano nelle scuole italiane, contribuendo alla formazione dei ragazzi con disabilità o con bisogni educativi speciali. Eppure, nonostante siano di fatto parte integrante della comunità educante, gli Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione non fanno parte dell’organico della scuola, ma dipendono da Cooperative e Associazioni che, su mandato degli enti locali, stabiliscono un monte ore di intervento nelle classi, in seguito alla richiesta delle Istituzioni scolastiche. L’approvazione dell’OdG di Fratelli d’Italia potrebbe restituire dignità e professionalità a queste figure professionali, chiedendone l’inserimento nei ruoli del Ministero dell’Istruzione dopo 36 mesi di servizio anche non continuativo. Ciò comporterebbe un risparmio economico per lo Stato e favorirebbe la continuità didattica, particolarmente preziosa per gli studenti più fragili, bisognosi di avere accanto, a motivo delle loro problematiche e necessità, le stesse figure di riferimento per tutto il percorso formativo all’interno della scuola. Auspichiamo che il governo dia sollecita attuazione a quanto richiesto e approvato per il bene di tutta la comunità educante.

Michela Senesi ed Elena Bardelli

Dipartimento Regionale Istruzione Fratelli d’Italia-Toscana

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