L’Ulisse viaggia ancora e viene esposto ai musei San Domenico di Forlì, per una mostra. Riparte dal museo di Sperlonga per un viaggio che durerà 4 mesi, dal 15 gennaio al 21 giugno, per poi tornare nuovamente a casa, ad occupare il posto che gli Sperlongani gli hanno garantito nei lontani anni 60, sdraiandosi davanti ai mezzi dei “romani” del ministero che volevano traslare nella capitale i nostri reperti. Non vennero dunque portati via e nacque a Sperlonga il museo archeologico nazionale che attira turisti di tutta Italia e di tutto il mondo. È una storia di orgoglio del paese quella del museo di Sperlonga, che dà la misura di come e quanto l’amore dei cittadini per la propria terra renda ricco un territorio. Ebbene oggi il polo museale del Lazio concede il nostro reperto più bello, la testa di Ulisse, per una mostra di quattro mesi nella città di Forlì.
“Ci si aspetterebbe una reazione di gioia, perché in termini di ritorno di immagine questa può essere una grandissima opportunità”
Dichiara Sara Kelany, portavoce di Fratelli d’Italia “Invece inspiegabilmente l’assessore competente è critico e scrive al ministro Franceschini di non essere stato coinvolto nella decisione. Fratelli d’Italia ritiene che se i nostri reperti viaggiano è cosa buona e utile, soprattutto se accompagnati da un corredo di notizie relative al territorio, come ad esempio esplicative su Sperlonga contenenti le informazioni storiche, archeologiche e turistiche. Assessore al posto di interpellare il ministro con un appello che cadrà inutile nel dimenticatoio, che peraltro ha il sapore della speculazione politica, cerchi di intervenire sulla possibilità di promuovere il circuito Sperlongano, perché ne ha la possibilità. E se non è stato coinvolto nel processo decisionale, dispiace e sarebbe dovuto accadere, ma se non è successo, forse, qualcosa in termini di autorevolezza manca”.