“Nessuno potrà restituirci Stefano e Virgilio Mattei, ma nostro dovere è mantenere la memoria viva perché mai più ritornino stagioni di odio cieco come gli anni di piombo. Il murale realizzato in loro ricordo possiede un alto valore politico, morale e storico, perché rappresenta una presa di posizione chiara contro la violenza ideologica che ha insanguinato l’Italia in un passato che tenta di ritornare. Rappresenta anche una testimonianza visiva e permanente della volontà collettiva di non dimenticare, di riconoscere il dolore delle vittime e di riaffermare i principi democratici che furono lesi. Politicamente, il murale richiama la responsabilità delle istituzioni e della società civile nel custodire la memoria di chi è stato colpito per il solo fatto di rappresentare un’idea diversa, in un’epoca in cui il confronto non era più possibile, ma si faceva degenerare in guerra fratricida. È, ancora, un monito contro ogni forma di estremismo e un invito al dialogo, alla tolleranza, al rispetto delle differenze. Moralmente, restituisce dignità e visibilità a due giovani strappati alla vita in un clima di odio ideologico. Il loro volto su un muro diventa simbolo di tutte le vittime dimenticate, di tutte le famiglie spezzate da una violenza cieca che non ha giustificazioni. Ricordarli pubblicamente significa riconoscere il valore della vita umana al di sopra di ogni contrapposizione politica. Storicamente, il murale svolge una funzione educativa e civile: restituisce memoria a una pagina oscura del nostro passato, spesso rimossa o trascurata, e ne fa un punto di riflessione per le nuove generazioni. In un tempo in cui il rischio della radicalizzazione, della delegittimazione delle istituzioni e dell’indifferenza è ancora presente, quest’opera diventa un argine simbolico, un presidio di consapevolezza e di responsabilità collettiva. In sintesi, questo murale non è solo arte pubblica: è una dichiarazione di impegno civile, un atto di giustizia della memoria, una lezione permanente di democrazia”.
Così in una nota la senatrice Cinzia Pellegrino, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione straordinaria per i Diritti umani e coordinatore nazionale nel partito per il dipartimento tutela vittime.