Frigo (FdI): Marzo 2021, il Simbolo della Panchina Rossa

Una donna uccisa dalla violenza di un uomo lascia un vuoto che non può essere dimenticato. La panchina rossa, colore del sangue, è il simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza, è il simbolo di un percorso di sensibilizzazione verso il femminicidio e la violenza maschile sulle donne e collocata in una piazza, in un giardino pubblico, davanti ad una scuola, a un museo o in un centro commerciale, mantiene viva una presenza, per trasmetterne la memoria e restituirle il posto che occupava al cinema, a scuola, in autobus, prima che un uomo decidesse di porre fine alla sua vita.

Ad affermarlo Annamaria Frigo, Presidente Circolo FdI ‘I Borghi di Lucca’.

Riteniamo che la sensibilizzazione inerente a questa grave piaga sociale debba essere fatta ogni giorno, com’è importante la partecipazione e condivisione da parte di tutti: rappresentanti di Enti, Istituzioni , militanti partiti politici e associazioni. Per questo ci sembra lodevole e degna di attenzione l’iniziativa della Signora Marina Motroni, esponente FdI e abitante a Cune, frazione di Borgo a Mozzano, che ha proposto di collocare una Panchina Rossa nel suo paese, a proprie spese e con la propria forza ed energia . Un’iniziativa che però ha trovato ostacoli da parte di alcuni esponenti del tessuto sociale e politico del Comune di Borgo a Mozzano. La lotta contro il femminicidio non ha né colore, né appartenenza e l’obiettivo di Marina è l’obiettivo di tutte noi e cioè continuare a sensibilizzare (attraverso la panchina rossa) per cercare di sconfiggere questa piaga sociale. Mi auguro – conclude Frigo – che l’appello di Marina venga ascoltato.

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