Galleria Comelico, De Carlo (FdI): “Tutte le istituzioni si uniscano per chiedere lavori notturni e strada alternativa. Non c’è rischio crollo, ma crollerà sicuramente l’economia”

“Basta prendere in giro il Comelico e i suoi abitanti. Si dia una risposta certa e chiara, e le istituzioni si uniscano per chiedere ad Anas lavori nelle ore notturne e nessuna chiusura diurna fino alla realizzazione di una strada alternativa. Da parte mia, mobiliterò tutti i rappresentanti di Fratelli d’Italia a livello nazionale e regionale per smuovere la situazione”: è netta la presa di posizione del senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, sui lavori alla Galleria Comelico.
De Carlo ricostruisce la situazione, partendo dall’incontro organizzato dal comitato e che ha visti coinvolti i parlamentari: “Ci eravamo lasciati con l’impegno a non strumentalizzare politicamente la questione e a metterci a disposizione del territorio. Oggi ricevo una mail di sollecitazione da parte dei sindaci e del comitato, e lo scenario è decisamente diverso”.
Nella nota si ricorda infatti come nell’incontro di dicembre in Prefettura furono gli stessi responsabili di Anas ad affermare che per la galleria non sussiste il pericolo di crollo: “Se si tratta effettivamente di un lavoro di sola messa in sicurezza, direi che 745 giorni di chiusura – e vista l’esperienza che con Anas sto vivendo da sindaco a Calalzo di Cadore direi che è una stima ampiamente ottimistica -, parliamo di un prezzo da pagare troppo alto per quel territorio. Faccio mie quindi le preoccupazioni di comitato e sindaci e mi attiverò a tutti i livelli per sbloccare questa situazione: non ci sarà il rischio di crollo, ma continuando così ci sarà la certezza del crollo economico e demografico di un’intera area della nostra provincia. Si effettuino dunque i lavori necessari per la messa in sicurezza in orario notturno e si posticipino tutti gli altri interventi solamente dopo la realizzazione di una viabilità alternativa, che sia la costruzione della famosa “seconda canna” o il ripristino della strada della Valle”.
De Carlo ha già pronto il piano d’azione, che coinvolgerà tutti i livelli istituzionali: “Lunedì porterà in giunta in Unione Montana Centro Cadore un ordine del giorno sulla questione, perché sono molti i comeliani che vengono a lavorare in Cadore e la galleria è uno sbocco turistico ed economico fondamentale anche per la nostra vallata. In Regione, i nostri consiglieri presenteranno una mozione in Consiglio Regionale, perché anche la Regione Veneto deve essere al fianco del Comelico in questa battaglia; infine, mi attiverò personalmente con Anas e coinvolgerò tutti i parlamentari di Fratelli d’Italia presenti nelle commissioni competenti per arrivare al più presto ad una soluzione definitiva”.
“La chiusura per quasi tre anni della Galleria Comelico sarebbe un colpo di grazia intollerabile per un’area interna che combatte da sempre contro lo spopolamento e che negli ultimi due anni ha affrontato anche la pandemia con tutte le difficoltà della periferia”, conclude De Carlo. “Gli abitanti del Comelico sono già stati presi in giro abbastanza sulla questione del collegamento sciistico, con vergognosi rimbalzi politici e nemmeno una riga di menzione nel programma della Provincia di Belluno. Auspico poi che ci sia una presa di posizione anche da parte di tutte quelle realtà che sono sempre pronte a difendere i diritti di qualunque specie animale, ma quando si parla dei diritti degli abitanti spariscono, salvo poi essere pronti a lamentarsi quando scoprono di dover fare più strada per poter salire sulle nostre montagne dalla pianura per provare i loro scarponcini nuovi”.

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